La visita in Italia del primo ministro della “Regione Autonoma del Kurdistan”

Adriano Sofri

Privato come sono, non dispongo di una rassegna stampa. Coi miei modesti mezzi, ho stentato a trovare notizia della visita a Roma del primo ministro della “Regione Autonoma del Kurdistan”, cioè il Kurdistan (provvisoriamente) iracheno.

    Privato come sono, non dispongo di una rassegna stampa. Coi miei modesti mezzi, ho stentato a trovare notizia della visita a Roma del primo ministro della “Regione Autonoma del Kurdistan”, cioè il Kurdistan (provvisoriamente) iracheno. Forse se l’elicottero che portava a Roma Matteo Renzi avesse avuto un vero incidente. Per fortuna non è andata così, e non ho stentato a trovare notizie e commenti sullo scandalo di andare a Roma in elicottero. Renzi, almeno lui, ha scritto sul suo Fb: “Ho ricevuto a Palazzo Chigi Nechirvan Barzani, primo ministro del Kurdistan Iracheno. Lo avevo incontrato ad Erbil, lo scorso 20 agosto 2014, nel momento di maggiore difficoltà della sua terra, quando le milizie dello stato islamico sembravano inarrestabili e incontenibili. Ho ancora nel cuore le immagini di Erbil impaurita e gli sguardi dei profughi del campo di Baharka. Ma le donne e gli uomini di questo popolo coraggioso hanno saputo resistere, combattendo per la libertà di tutti. Oggi che la situazione è migliorata continuiamo a lavorare insieme”. Anche il Papa Francesco ha ricevuto il primo ministro curdo, e “ha riconosciuto gli sforzi del Governo regionale del Kurdistan ed elogiato il fatto che il Kurdistan ha fornito uguale trattamento a persone di diversi retroterra”. Così la giornata romana dei nostri stivali sul suolo.