Mai goduto così tanto a vedere il Milan battere la Juventus

Lanfranco Pace

Sempre lo stesso capo ci ha preso gusto e questa volta mi dice di scrivere nudo. Siccome la nudità del corpo è insignificante, metto a nudo l’anima: amici juventini andate a fare in culo. Mai goduto tanto per avervi non solo sconfitto ma pure menato, con le buone o con le cattive siamo arrivati sempre primi sui rimbalzi, nei contrasti, nelle seconde e terze palle. Dopo avevate l’aria sussiegosa e vagamente offesa della provinciale d’Europa che viene a Milano e le prende da due che si devono sbattere per non farsi pignorare i mobili. Era tempo che anche voi conosceste la dura legge d’er go’ di Bonucci e d’er non go’ di Muntari. Che poi se fosse dipeso da Sky, vero nido d’amore bianconero, staremmo ancora a vedere i ralenti dell’azione incriminata. Quei fotogrammi ce li hanno serviti più della faccia di Renzi in settimana e dello stralunato Papa giovane nel mese. Il conduttore ha pensato pure a ricostruire la conversazione tra gli arbitri, una cosa alla Santoro, ha detto, mentre un brivido gli attraversava le vene. Ne è venuta fuori una verità che si autodefinisce tale, una tautologia, cioè il nulla.

 

Dicono che lo svarione di San Siro sarà l’ultimo, è in arrivo la Var, video assistenza arbitrale, acronimo assonante con le Madonne di Messina e di Palmi e perciò vagamente blasfemo. Siamo gonzi se crediamo alla tecnologia proprio quando uno sfessato computer spegne retrorazzi prima del dovuto. O a Genova, qualche ora prima di San Siro, sei orologi arbitrali su sette si sono messi a fischiettare, mandando il segnale che convalida il gol perché il pallone sarebbe rimbalzato al di là della linea di porta. Quello dell’arbitro invece non suonava: non spossessato dalla macchina è rimasto concentrato e con le povere, fallaci facoltà dell’uomo ha visto l’evidenza: il pallone era fuori di buoni venti centimetri. Dateci tutta la vita i Rizzoli, i Tagliavento, i Rocchi e pure quello d’er go’ de Turone il cui nome in questo momento mi sfugge.

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  • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.