Anna Durio (foto LaPresse)

Quanto c'è di De Laurentiis nello sfogo della "presidenta" del Siena

Maurizio Crippa

Anna Durio: "Il Siena farà pure schifo, accetto questa critica, ma non accetto gli insulti"

Un tweet salomonico di @tpellizzari, che è sempre bravo, domenica sera diceva: “Per qualsiasi osservatore neutrale, un’ora di calcio di Sarri vale intere stagioni di calcio di Allegri”. Ma siccome, per osservatori neutrali, il paese del calcio vale tutto uguale, è tutto bello e fa piangere e gioire senza soluzione di continuità, vale la pena buttare l’occhio altrove. A Siena, ad esempio, dove il calcio dalle alte serie è sceso in Lega Pro, quasi seguendo i destini della città, e la Robur ha perso due partite di fila. Che sarà mai? Ma Cristiano Scazzola, il coach, ha detto melanconico: “Cinque minuti hanno compromesso un’intera partita, peccato davvero per il risultato. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, certamente non siamo contenti e siamo molto arrabbiati”.

 

Vale un Allegri, no? Per quanto abbia fatto la sua carriera nelle serie basse, e ora alleni ai confini dell’impero. Però è bello che la sua presidenta, Anna Durio, che ha rilevato la squadra la scorsa estate, abbia sbottato contro la contestazione dei tifosi: “Adesso ci metto la faccia io, perché scusate le parole mi sono rotta le p… Non accetto gli insulti, i ‘figli di p…’ e cose del genere. Il Siena farà pure schifo, accetto questa critica, ma non accetto gli insulti”. Vale un De Laurentiis, no? Però lei ha chiuso: “I miei collaboratori non si toccano”. E questo, ALD, forse non l’avrebbe detto, No.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"