Le palle di Hitler e le balle degli storici

Giulio Meotti
C’è chi ha fatto risalire la trasformazione del piccolo Adolf in Hitler all’invidia per il compagno di banco, il filosofo ebreo Ludwig Wittgenstein. Altri hanno scritto che Hitler perseguitò gli ebrei perché aveva lui stesso sangue ebraico.

C’è chi ha fatto risalire la trasformazione del piccolo Adolf in Hitler all’invidia per il compagno di banco, il filosofo ebreo Ludwig Wittgenstein. Altri hanno scritto che Hitler perseguitò gli ebrei perché aveva lui stesso sangue ebraico. Altri ancora hanno attribuito la metamorfosi al suicidio della nipote Geli Raubal, sua convivente e amante. Altri ancora hanno scomodato l’ondinismo e l’escretofilia. Martin Amis ha immaginato Hitler e Eva Braun che fanno sesso completamente vestiti. Adesso due storici tirano fuori le palle del Führer, il suo unico testicolo e il suo piccolo e deforme pene.

 

Ma quante cazzate! Non c’è nulla di più facile per uno storico che addomesticare un modernissimo assassino ideologico di massa imputandone delitti e totalitarismo a infantili fantasmi domestici o a piccole perversioni sessuali. E' così che si finisce con il considerare il jihad dell'Isis come un'avventura sessuale. Storici da basso ventre.

Di più su questi argomenti:
  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.