Cristiani, gay e donne non sono benvenuti nei campi profughi

Giulio Meotti
La storia è del quotidiano olandese Volkskrant. Le organizzazioni Lgbt dei Paesi Bassi hanno chiesto al governo maggiore protezione per gli omosessuali, visto che i profughi accolti con la richiesta di asilo minacciano i gay.

La storia è del quotidiano olandese Volkskrant. Le organizzazioni Lgbt dei Paesi Bassi hanno chiesto al governo maggiore protezione per gli omosessuali, visto che i profughi accolti con la richiesta di asilo minacciano i gay. Alcuni migranti hanno lasciato lettere con scritto “morte ai gay” e hanno abusato fisicamente di migranti omosessuali. Il problema si ripropone in Germania, dove le minoranze religiose e sessuali se la passano molto male nei campi profughi.

 

Donne, cristiani e omosessuali vengono spesso ricollocati in altre strutture. Come a Stoccarda, dove 30 cristiani hanno dovuto lasciare il campo profughi per le violenze e le minacce che subivano. Così un omosessuale sfuggito alle grinfie dell’Isis, che voleva gettarlo da un palazzo di Raqqa, o un cristiano riparato dalle terre decristianizzate dallo Stato Islamico a Ninive, si ritrova perseguitato nei campi profughi in Europa. Il califfato e il ghetto multiculturale qualcosa in comune ce l’hanno: essere un paradiso per il maschio eterosessuale islamico.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.