Contromano

Mariarosa Mancuso

di Antonio Albanese, con Antonio Albanese, Daniela Piperno, Alex Fondja, Aude Legastelois

  

E’ verità nota e universalmente riconosciuta che un comico di successo prima o poi decida di mettere la propria arte al servizio di una nobile causa. Qui, gli immigrati che certi sciagurati vorrebbero riportare in Africa. La pensa così anche l’omino protagonista, un dì si sarebbe chiamato “maggioranza silenziosa”: pelato, fedele allo stesso bar, coltivatore diretto di costosissimi pomodori sul tetto del condominio milanese con vista sulla Torre Velasca. Venditore di calze pregiate nel negozio con scaffali in legno. Finché un giovanotto nero si piazza davanti alla vetrina, spacciando con successo calze in “filo di Svezia”. L’omino pelato decide di riportare il concorrente nel Senegal natìo. Ora finalmente qualcosa succederà, pensiamo. Niente, continua a non succedere niente – sullo schermo, siamo sicuri che gli sceneggiatori avevano in mente sottigliezze e sfumature, così tante che nell’ingorgo non sono passate dalla penna alla carta. Arriva una ragazza nera, e l’omino pelato non le stacca gli occhi dal fondoschiena. Finalmente arrivano in Africa – si ringraziano le Grandi Navi Veloci per il traghetto – e i buoni sentimenti esplodono.

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