THE AVENGERS

Mariarosa Mancuso

    Una bella ammucchiata di supereroi. Orgogliosi e attaccabrighe. C'è da difendere il mondo da una minaccia spaventosa e loro si fanno i dispetti. Il cattivo è Loki, fratello adottivo di Thor: palandrana nera, cappello con corna dorate, tendenze decadenti e nazisteggianti. Per combattere lui, il suo mostruoso esercito, e richiudere il buco che porta in un'altra dimensione, scendono in campo il rude fratello buono armato di martello, Iron Man, Capitan America (era rimasto surgelato alla fine del suo film, ambientato durante la Seconda guerra mondiale, fa un po' fatica a riadattarsi dopo il lungo sonno), la Vedova Nera, l'arciere Occhio di Falco, e l'Incredibile Hulk. Sono “The Avengers”, i vendicatori mascherati che Joss Whedon – fa da garanzia la serie “Buffy: l'ammazzavampiri” – riunisce qui, con gran divertimento suo e anche nostro. Nessuno finora era riuscito a portare sullo schermo un Hulk credibile. Né Ang Lee, che aveva scelto come attore Eric Bana. Né Louis Leterrier, che aveva pescato dal mazzo Edward Norton. E' lo scienziato colpito dai raggi gamma che quando si infuria diventa un gigantesco forzuto verdognolo. Qui la parte tocca a Mark Ruffalo, bravo quasi quanto Robert Downey jr. New York ne esce malconcia, ma dopo l'11 settembre ci siamo abituati.