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Tutto il futuro di Apple, dai mostri hardware alla realtà aumentata

Redazione Web

Nella conferenza per gli sviluppatori l'azienda ha presentato le sue novità: a parte gli aggiornamenti dei sistemi operativi, spiccano l'iMac Pro e HomePod

Come al solito, la conferenza annuale degli sviluppatori Apple è l'occasione per presentare le ultime novità della Mela, tra grosse ambizioni hardware, chicche software e sullo sfondo sempre l'intelligenza artificiale, un campo di battaglia dove ci sono già i vari Facebook, Google e Amazon. Al McEnery Convention Center di San Jose, in California, c'erano oltre 5.000 specialisti del settore provenienti da 75 paesi.

L'amministratore delegato Tim Cook è partito forte annunciando l'arrivo di Amazon Prime su Apple Tv. Ma c'è molto di più. A cominciare da WatchOs4, l'aggiornamento del sistema operativo di Apple Watch, che tra le tante cose permetterà ad esempio di scambiare informazioni con i macchinari per il fitness in palestra. MacOs High Sierra, invece, è il nuovo cuore pulsante dei Mac. I miglioramenti non riguardano soltanto le funzionalità principali del browser Safari, ma anche la privacy con l'Intelligent tracking prevention, che usa l'apprendimento automatico, ossia il machine learning, per bloccare chi traccia la navigazione dell'utente in rete.


Il sistema operativo di iPhone e iPad, iOS, è arrivato all'undicesima versione. La portata degli annunci, in questo senso, ha il nome della realtà aumentata: Apple ha presentato l'ARkit, il kit di sviluppo che sfrutta la fotocamera dell'iPhone e dell'iPad. L'obiettivo dell'azienda è diventare “la più grande piattaforma al mondo di realtà aumentata”. Più o meno quello che spera anche Facebook. L'assistente virtuale Siri, invece, riceve l'upgrade con le traduzioni da inglese a cinese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Il grande obiettivo con Siri è farlo interagire in modo meno meccanico con l'utente, sfruttando l'intelligenza artificiale affinché il sistema “impari” i gusti e i comportamenti di chi lo usa.

I nuovi iMac sembrano sin da subito dei mostri dell'hardware. L'iMac Pro, “il Mac più potente di sempre”, atteso per l'autunno, in versione base costerà 4.999 dollari, e forse già soltanto il prezzo può essere un indicatore della rivoluzione in serbo sul mondo desktop. I motivi più tecnici per giustificare tutti quei soldi sono processori fino a 18-core, prestazioni della Gpu a 22 teraflops, archiviazione veloce e tecnologia I/O evoluta. Continuando con i numeri, la memoria del computer Apple raggiunge i 32 gb sui 21,5 pollici e i 64 gb sui 27. La ssd, più veloce addirittura del 50 per cento, tocca quota 2 terabyte. Scalata anche per i MacBook, con ssd più veloci, sempre del 50 per cento, e il processore Kabi Lake. I prezzi: il modello da 12 pollici e il Pro da 13 pollici partono da 1.299 dollari, il MacBook Pro da 13 pollici con TouchBar parte da 1.799 dollari, che salgono a 2.399 dollari per il modello da 15 pollici.



Immancabili le sorprese sul nuovo iPad Pro. Il display di 10.5 pollici, il cuore pulsante A10X Fusion, la tastiera smart full size col supporto di 30 lingue e la potenza non certo marginale nei fatti significano un avvicinamento importante all'universo desktop. L'ultima chicca è HomePod, lo speaker da salotto non troppo dissimile da Google Home o Amazon Echo. Il dispositivo, che costerà 349 dollari, cercherà di integrarsi al meglio con l'ambiente circostante per riprodurre la musica, il tutto controllato tramite Siri. L'assistente vocale, poi, metterà a disposizione dell'utente notizie e aggiornamenti su meteo, traffico o quotazioni di borsa. 

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