Cinque cose che forse non sapete su Elvis Presley

Redazione

Quarant'anni fa moriva il cantante americano. Alcuni aneddoti musicali sul re del Rock and roll

Il 16 agosto del 1977 era appena iniziato, era notte e il giorno era ancora lontano a venire. Elvis Presley nonostante i barbiturici non riusciva a prendere sonno. Era al piano, suonava e cercava idee per un nuovo disco. Rimase tutta la notte sveglio a cercare di scacciare l'insonnia, ogni tanto scendendo in cucina per bere un bicchier d'acqua per ingerire compresse di sonniferi. Alle 13,30 Ginger Alden, la compagna, lo trovò riverso in bagno agonizzante. Alle 15,00 dello stesso giorno ne fu dichiarata ufficialmente la morte, a causa di un attacco cardiaco, all'età di 42 anni.

 

Era il 16 agosto di quarant'anni e quel giorno moriva il re del Rock and roll, Elvis Presley. 

That's all right mama

Era il 1954 ed Elvis Presley aveva si era diplomato e si manteneva facendo il camionista. Nel tempo perso strimpellava la chitarra e cantava. Incise una cassetta da regalare a sua madre per il compleanno. La demo finì casualmente nelle mani di Sam Phillips, proprietario della casa discografica Sun. "Rimase folgorato. In pochi secondi capì che questo non era uno che cantava, era il cantante che lo avrebbe reso famoso", disse un collaboratore anni dopo al New York Times. Phillips gli mise davanti un contratto e affianco il chitarrista Scotty Moore e il bassista Bill Black. Cinque giorni dopo consegnarono alla Sun “That's all right mama", la rivisitazione con più sound di un brano di Arthur Crudup: era uscito il primo singolo di Elvis.

Heartbreak Hotel

Trentacinquemila dollari nel 1955 erano un mucchio di soldi. Trentacinquemila dollari servirono alla RCA per assicurarsi le performance di Elvis, che passò a quest'etichetta dalla Sun. Trentacinquemila dollari sono un affare se i ragazzini di allora iniziano già a portare i jeans e le camicie come Elvis e se i suoi concerti sono affollati come quelli di star da anni in cima alle classifiche americane. Con RCA Elvis pubblica subito Heartbreak Hotel e vende 5 milioni di copie. Quei trentacinquemila dollari si trasformano subito in un affare.

Don't Be Cruel

"Non una canzone rock and roll, la canzone rock and roll". A dirlo nel 1980 fu Barry White. Don't be cruel venne incisa da Elvis Presley nel 1956, il singolo ha venduto più di 6 milioni di copie ed è entrato nel 2004 nella lista della rivista Rolling Stone delle "500 migliori canzoni di sempre".

(You're the) Devil in Disguise

"Se mi avessero dedicato una canzone d'amore così avrei perso la testa, lasciato ogni cosa e seguito il cantante in capo al mondo. Peccato fosse Elvis, il rocker più famoso del mondo e non ci sarebbe stata possibile qualsiasi forma di intimità". (You're the) Devil in Disguise era uscita il 26 maggio 1963 e Jayne Mansfield, icona sexy degli anni Cinquanta stava ormai vedendo tramontare la sua stella. Per il pubblico maschile era però pur sempre un sogno e anche Elvis non rimase insensibile a quelle parole. Le mandò un mazzo di rose e un biglietto: "Grazie. Sono onorato per le belle parole, ma malauguratamente il mio amore è già occupato".

In the Ghetto

"Puff Daddy, Notorius BIG, Eminem e tutti gli altri sono venuti dopo. L'emarginazione e la sopraffazione sono stati raccontati per primi e meglio da un bianco con la voce da negro, Elvis". Per Candi Stanton, una delle più grandi interpreti R&B della storia, il rap ha avuto "i suoi indubbi meriti per aver messo al centro del dibattito culturale la cultura nera, è stato grazie a Elvis e alla sua musica se questo percorso si è potuto compiere. Chi lo accusava di razzismo probabilmente conosceva poco della sua storia".

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