Non solo un ornamento: un segnale, un linguaggio, un insieme di simboli che raccontano molto del gusto, della cultura, dello stile di chi la porta. Forse una costrizione, ma gratificante
Il momento in cui il premier spagnolo Pedro Sánchez ha chiesto ai parlamentari maschi di togliersi la cravatta per risparmiare sull’aria condizionata, dando il via a un inevitabile effetto domino, dev’essere stato il primo in cui il paese ha rivolto un pensiero grato a Putin e perfino alle conseguenze del riscaldamento globale. Todos caballeros anche in camicia sbottonata, olé. L’èra della cravatta, dovunque origini il suo nome e non è affatto detto che risalga, come dice la leggenda, ai foularini che portavano al collo i mercenari croati del Rinascimento e che comunque erano meno costrittivi, sta irrefrenabilmente declinando.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE