Amazon (foto LaPresse)

Amazon entra anche nel settore sanitario

Una via alternativa privata alle sabbie mobili del sistema sanitario americano. Per l'onnivoro Bezos è solo questione di tempo

Amazon, Jp Morgan e la Berkshire Hathaway di Warren Buffett hanno annunciato una partnership per offrire ai propri dipendenti servizi sanitari di qualità e a basso costo, creando una via alternativa privata alle sabbie mobili del sistema sanitario americano, che è ampiamente il più costoso del mondo senza però essere il più efficiente. I dati sull’aspettativa di vita degli americani rispetto ad altri paesi occidentali paragonabili non lasciano scampo, e il problema generale è aggravato dalle insolubili complicazioni dell’Obamacare rese ulteriormente più oscure dalle insolubili complicazioni della sua parziale abrogazione. Ciò che in particolare lamentano i protagonisti di questa iniziativa è la mancanza di trasparenza in un sistema dove spesso i pazienti non sanno i costi delle prestazioni e i medici non sanno quanto verranno rimborsati dalle compagnie assicurative. L’incesto fra le assicurazioni e le compagnie farmaceutiche ha creato un enorme e opaco ingranaggio che arriva a gravare, al termine di una serie di passaggi a loro volta difficili da individuare chiaramente, sui conti pubblici. Buffett ha detto che “i costi sanitari sono l’affamato verme solitario dell’economia. Il nostro gruppo non ha una risposta questo problema, ma allo stesso tempo non lo accettiamo come una circostanza inevitabile”.

 

Questi sedicenti eroi della trasparenza contro il sistema non hanno svelato i dettagli della loro idea, ma si tratta di cerare un grande provider che negozi direttamente con le case farmaceutiche e le strutture sanitarie, tagliando fuori strati di intermediari, a partire dalle compagnie assicurative. Tutto porta a pensare che vogliano mettere a punto un modello smart che possa poi essere replicato anche da altri soggetti. Per quanto ramificati e facoltosi, i tre partner non hanno la forza per rovesciare il sistema sanitario americano, ma si contentano di navigarci dentro negoziando condizioni preferenziali, che del resto è ciò che ciascuna delle aziende fa con enorme successo da decenni. Sommate, Amazon, Jp Morgan e Berkshire hanno circa 500 mila dipendenti, che raddoppiano se si considerano anche le famiglie, che potrebbero godere dei benefit del nuovo sistema.

   

L’operazione manda anche un altro messaggio: Amazon sta comprando qualunque cosa gli capiti a tiro. Da “everything store” che vende tutto, il colosso di Jeff Bezos è diventato il mostro onnivoro che si mangia interi settori di mercato come se nulla fosse. La compagnia di Seattle sta lavorando all’espansione della sua flotta aerea per competere con Ups e Dhl, con una base nel Kentucky che quando sarà a regime impiegherà oltre duemila dipendenti. Nel frattempo sta lavorando per ottenere i permessi necessari per essere riconosciuta come azienda di logistica anche nel mercato cinese, con l’idea di passare, in futuro, dalla gestione del trasporto marittimo all’acquisizione di navi da trasporto. Con l’acquisizione di Whole Foods è entrato di prepotenza non solo nel settore dei supermercati di qualità ma anche nella rampante consegna della spesa a domicilio.

 

Il concorso pubblico per trovare la città che ospiterà il secondo quartier generale ha scatenato una gara quasi isterica fra le città di media grandezza, alcune delle quali stanno cambiando leggi e regolamenti apposta per andare incontro ai desiderata di Amazon, che promette un investimento da 5 miliardi di dollari e 50 mila posti di lavoro. Si tratta fondamentalmente di una gigantesca operazione immobiliare. Lo scorso anno ha investito molto nella robotica e nell’intelligenza artificiale, ambiti in cui vuole competere con altri player della Silicon Valley. Il mercato dei libri era già stato colonizzato quando Amazon ha sfruttato il suo inusitato potere di distribuzione per imporre agli editori prezzi di copertina degli ebook e condizioni di vendita. Dei media si è occupato comprando, nel 2013, il Washington Post. Da tempo si parla dell’acquisizione di Target, con cui fagociterebbe il più grande fra i competitor. Il settore sanitario sarebbe arrivato, prima o poi. Per Amazon è solo questione di tempo.

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