Eric Schmidt nel deserto. I festival del West hanno soppiantato Davos e Aspen nella mappa dell'élite

Nessuno si è stupito di vedere Eric Schmidt con un cilindro da favola di Lewis Carroll che se la godeva su un palco nel deserto del Nevada. Il chairman di Google – anzi di Alphabet – non si veste sempre come quando va a incontrare il Papa.

New York. Nessuno si è stupito di vedere Eric Schmidt con un cilindro da favola di Lewis Carroll che se la godeva su un palco nel deserto del Nevada. Il chairman di Google – anzi di Alphabet – non si veste sempre come quando va a incontrare il Papa, e la sua passione per il Burning Man è talmente nota che, secondo la leggenda, non ha mai elevato al rango dei top manager nessuno che non fosse stato in visita al festival creativo nel deserto. Schimdt però è stato immortalato così conciato in un altro festival, il Further Future, che è lo spinoff lussuoso ed elitario del Burning Man, dove l’1 per cento dell’establishment tecnologico arriva con la Ferrari e uno stuolo di assistenti, si bevono centrifugati di alghe abissali che fanno ringiovanire, si ascoltano band che nemmeno esistono e si discute intorno a che fine abbia fatto il futuro di una volta.

 

Non c’è quella patina artificiale di autenticità e apertura che in qualche forma resiste al Burning Man e nel circuito dei festival tecno-culturali-musicali del West. Al Further Future potere e denaro sono esibiti in forma esplicita. In questo contesto, Schmidt portava un gilet metallizzato che sarebbe stato bene anche sul carpet del Met Gala di New York, dove nel frattempo lo showbiz si riuniva per esibirsi sul tema tech lanciato da Anna Wintour, e la consonanza non è casuale. Further Future non è che un Met Gala aggiornato e trasposto in un altro contesto. Al Burning Man la classe privilegiata c’è, eccome, ma cerca di coprirsi con foglie di fico (notoriamente irreperibili nel deserto), confondendosi con una massa che peraltro arriva già accuratamente selezionata. Coachella e Sxsw hanno ormai raggiunto lo status di laboratori culturali per l’élite: l’Olimpo della musica, dello spettacolo, della tecnologia e pure della politica si trasferisce in massa nei non luoghi dove si presenta ciò che sarà. Quasi senza che ce ne accorgessimo Austin, Palm Springs e altri posti in mezzo al deserto hanno sostituito Davos, Aspen e l’Upper West Side nella mappa dei luoghi dove la gente che conta fa cose che contano. Sembravano luoghi di spontanea condivisione della creatività, sono diventati mondani workshop aziendali e occasioni di networking per l’establishment.

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