Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice

Solo a Roma...

Andrea Ballarini
Sull’argomento è già stato detto di tutto e il contrario di tutto migliaia di volte. Quindi avete ottime ragioni per smerciare con eleganza anche il vostro luogo comune
    - ...aprono dei nuovi ristoranti fichissimi, ma il servizio è sempre scrauso come vent'anni fa. Chiosare che il cameriere è un mestiere difficile e bisogna saperlo fare, qui invece prendono dei ragazzi di venticinque anni, li vestono di scuro e pensano di avere risolto. Stigmatizzare.

     

    - ...la raccolta dei rifiuti assomiglia a un flash mob: non si sa mai prima dove e quando la facciano. A Milano sono trent'anni che la differenziata con i bidoni funziona benissimo, qui invece c'è la fiera del cassonetto. Replicare che è la tipologia della città che rende più complicata la raccolta. Controreplicare che è la testa della gente che la complica ancora di più. Proseguire a braccio con tono vieppiù polemico.

     

    - ...le strade sono in perenne dissesto (per tacere dei cantieri della linea C). Di seguito dire che i sampietrini sono caratteristici, ma sono stati inventati per i carretti; è ovvio che se ci fai passare sopra pullman da cento tonnellate strapieni di turisti, poi quelli si muovono e formano delle onde che se le percorri con lo scooter ti si spostano gli organi interni. Deprecare.

     

    - ... ci sono ancora tanti ristoranti che se sei vegetariano devi morire, perché vabbe' che vabbe', ma il guanciale nun è mica carne. Irridere.

     

    - ...la freccia non sanno neanche cos'è. Evitare battute scontate sugli indiani.

     

    - ...si trova un certo tipo di femminilità. Di seguito, esemplificare: se prendi una romana e le togli un 10% di qualunque cosa (10% di abbronzatura; 10% di gioielli; 10% di tette; 10% di gonna corta ecc.) ottieni una milanese. Replicare che, però, se a Roma sorridi a una donna, molto probabilmente quella ti risorride senza secondi fini, mentre se lo fai a Milano, pensa che vuoi rubarle la borsetta.

     

    - ...non c'è verso di avere un'indicazione con via e numero civico: è tutto un "dopo il benzinaio", "in faccia al cinema". Recriminare con accento del Nord.

     

    - ...parcheggiano in doppia fila come se fosse normale, poi se suoni come un ossesso e ti fai saltare i capillari, il proprietario dell'auto dopo dieci minuti arriva e dice: "E 'n attimo! Stavo in farmacia."

     

    - ...anche le vetrine dei negozi più belli sono inzeppate di roba, così hanno quel lieve retrogusto da catalogo del Postal Market. A Milano le boutique hanno in vetrina solamente una noce, ma è illuminata da Storaro.

     

    - ...se estrai dal portafoglio una carta American Express, il negoziante si copre di pustole e comincia ad arretrare come Dracula davanti al crocefisso. Deplorare.

     

    - ...basta che piova un quarto d'ora ed è subito emergenza da protezione civile. Stigmatizzare.

     

    - ...non funziona niente, ma poi ti siedi in una terrazza al tramonto, con un bicchiere di vino bianco fresco, ti guardi attorno e capisci perché non vivi a Milano. Dissertare sull'effetto narcotico della capitale. Citare la grande bellezza: evitare.

     

    - ...poteva nascere una rubrica come Cafonal. Convenirne.

     

    - ...i vigili urbani sono idrosolubili: non appena cadono due gocce di pioggia non se ne trova più uno.

     

    - ...circolare in automobile è una follia, eppure lo fanno tutti. Di seguito, ricordarsi sempre di dire che lo scooter è l'unico modo di muoversi in questa città (anche se è pericoloso) e che non risolvere il problema del traffico è solo una questione di volontà politica. Citare la Fiat e Agnelli: soprassedere. Datato.

     

    - ...(in certi quartieri Nord) si vede più silicone e botox che in un film hollywoodiano di serie B.

     

    - ...ci si può preparare a comprendere Roma. (Goethe)