Militari della Libyan National Army ispezionano un veicolo militare distrutto dopo gli scontri con le Benghazi Defence Brigades (BDB) a Ras Lanuf (foto LaPresse)

L'Italia ha un programma per fermare l'immigrazione ma non si sa chi comanda in Libia

Mario Sechi

Dov’è il libico Serraj? E per quanti giorni sarà ancora premier? La manina di Obama e Clinton nella guerra e soprattutto nel dopo guerra è stata letale

San Giuseppe.

  

Felix Libia. L’Italia ha un programma per fermare l’immigrazione, lo anticipa sui giornali, dice che con il governo libico c’è il pieno accordo. Perfetto, c’è solo un problema: chi comanda a Tripoli? E dov’è il premier libico Serraj? Mentre i quotidiani impaginavano la nostra infallibile strategia di politica estera, a Tripoli erano (sono) in corso combattimenti; mentre il sogno onusiano continuava, il generale Haftar annunciava che marcerà sulla capitale; mentre il giornalismo collettivo prendeva nota senza notare la differenza tra desideri e realtà, il premier Serraj era in fuga. Dopo una giornata a dir poco rocambolesca, Serraj è arrivato a Roma per il vertice sull’immigrazione nel Mediterraneo. Per quanti giorni sarà ancora premier della Libia? Che domande.

Ieri West Wing Reports ricordava un passaggio della storia che il mainstream tende a dimenticare:

La manina di Obama e Clinton nella guerra e soprattutto nel dopo guerra in Libia è stata letale. Ricordare questo dettaglio della storia fa imbizzarrire le anime belle. Volete i dettagli? Su Mix24 (Radio24) nel maggio del 2016 è andata in onda un’inchiesta del titolare di List sul ruolo di Hillary nella guerra. Documenti e testimonianze esclusive sul fallimento della proxy war della Clinton. Ok, è il passato, andiamo avanti. Il presente com’è? Qual è la situazione in Libia dopo la rivoluzione del 17 febbraio 2011? Sei anni dopo, siamo a questo punto:

Non c’è molto altro da aggiungere. Cosa controlla il governo onusiano di Serraj? Quasi nulla. La presenza militare più forte sul territorio si chiama Libyan National Army (in colore blu e celeste nella mappa) è l’esercito guidato dal generale Haftar, cioè l’uomo del Cremlino e a giorni alterni dell’Egitto. Buona fortuna.

 

Consumi in Italia. Come vanno le cose? Dare un’occhiata ai consumi aiuta a capire il clima. E’ stato pubblicato oggi l’indicatore dei consumi di Confcommercio, ecco la foto: “L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato a febbraio 2017 una diminuzione dello 0,1% rispetto a gennaio ed un aumento dello 0,1% su base annua. I consumi, sulla base delle indicazioni che emergono dalla media mobile a tre mesi, continuano a mostrare un profilo di crescita modesto, con un'evoluzione che, seppure in contenuto miglioramento dall'estate del 2016, appare molto debole e inadeguata a produrre stimoli significativi alla ripresa”. E’ una questione di fiducia. Che manca:

Attrezzatevi per il domani. Con una corazza.

 

Bonus fantasma. Repubblica racconta del bonus da 800 euro per le neo-mamme. Per ora non c’è. Doveva essere operativo a gennaio. Siamo arrivati a marzo. Avrà un tempo di gestazione di nove mesi?

 

Il sirtaki di Bruxelles. Oggi si riunisce l’Eurogruppo. I ministri delle Finanze hanno un punto incandescente in agenda: il salvataggio della Grecia. Il Fondo monetario internazionale non vuole partecipare al programma senza un mutamento radicale delle condizioni per Atene (leggere alla voce taglio del debito, etc.).

Che cosa succederà? Prima o poi si troverà un accordo: far fallire la Grecia ora, alla vigilia delle elezioni in Francia e con il turno elettorale in Germania, sarebbe una scelta da stuntman. Per ora siamo allo State of play, che equivale al siamo al caro amico…

 

La giornata internazionale della felicità. E’ oggi. Non lo sapevate? Non è fondamentale, è una delle tante celebrazioni onusiane che non cambiano il mondo. Gallup ha pubblicato un suo studio molto interessante sul tema. L’Italia è felice? La risposta è negli ultimi posti della classifica. Come diceva Mike Bongiorno? Allegria.

 

20 marzo. Nel 1916 Albert Einstein pubblica la teoria della relatività.