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Mercati, ecco le cinque teorie sul profondo rosso del 2016

Mario Sechi
Ieri Milano ha fatto più 5 per cento e stamattina fa meno 5 per cento. Spiegazioni? Fioccano le ipotesi sulla volatilità dei prezzi.

    Beata Maria Vergine di Lourdes.

     

    Titoli. Serve proprio un miracolo. Oggi su, domani giù. E’ la Borsa con i suoi picchi e abissi, valuta le parole e i decreti del governo per quello che sono: poca roba. Poi c’è tutto un mondo intorno e Renzi sembra non averlo capito: il mercato politico, da molto tempo, non è più un affare solo domestico. Tanti auguri. Primo caffè, Corriere della Sera: “Un primo passo per le unioni civili”. Altro? La notizia che fotografa perfettamente lo stato del paese è nel taglio basso: “Analfabeti dei numeri. Per sempre?”. Per sempre. La demografia accelera l’estinzione, l’educazione fa il resto: un popolo di ignoranti in andata e ritorno. Che fa Repubblica? Ah, c’è Renzi che risponde a Scalfari sul ministro delle Finanze unico in Europa. E che dice il presidente del Consiglio? Cose memorabili: “Ho grande rispetto per il dibattito che si è creato e sul quale anche l’Italia ha da dire e dice la sua, ma la questione del superministro europeo del Tesoro non è il punto centrale”. No, figuriamoci, è l’austerity, perbacco. Prendete nota: ci penseranno i mercati a riportare quelli di Palazzo Chigi sulla terra. Cos’altro si può leggere su Repubblica?  Nel taglio basso c’è Giorgio Napolitano (“Onorevoli, dovete lavorare di più”) che frusta i parlamentari mordi e fuggi. Tema vecchio, mai risolto da nessuno: arrivano il martedì, se ne vanno il giovedì. Tanti saluti. Facciamo un rapido giro di titoli, la giornata è già più che imballata. La Stampa: “La Fed frena e le Borse corrono”. No, stamattina colano a picco. Carlino-Nazione-Giorno: “Banche, beffa per i truffati”. Il Messaggero distribuisce il bollettino allo sportello: “Riforma banche, rinvio rimborsi”. Il Giornale: “Banche, Renzi non paga”. Libero: “Il Pd divorzia per le nozze gay”. Il presente ha già divorato il passato impaginato. Superato. Cose che restano? Domande, per esempio. Che fine farà l’acciaio, cioè un pezzo importante del pil italiano? Il Sole 24Ore ha un titoletto da seguire: “Presentate 29 manifestazioni d’interesse per rilevare l’Ilva”. Chi compra? Anche i guai con la politica e la magistratura. In bocca al lupo e buona giornata.

     

    Uncharted territory. Quando nelle chiacchiere e nei commenti dei giornali finanziari comincia a uscire questa frase, territorio sconosciuto, allora sono guai e diventa “negative territory”. Punto nave: Asia in rosso, Europa in rosso e Stati Uniti si vedrà tra poco. Domanda: dove investire? Il Financial Times ha un portafoglio chiamato Warren Buffet Screen, dategli un’occhiata e decide voi che fare. Tanti auguri.

     

    Le cinque teorie sul profondo rosso del 2016. La borsa è pazza? No, anticipa, corregge, registra, mette insieme e scompone i pezzi dello scenario economico. Sbaglia? Certo, l’economia non è una scienza esatta. Up & Down, ieri Milano ha fatto più 5 per cento e stamattina fa meno 5 per cento. Spiegazioni? Fioccano le teorie sulla volatilità dei prezzi. Ne circolano cinque, eccole: 1. Fast Money; 2. E’ tutta colpa di Pechino (e dello yuan); 3. No, sono i fondi sovrani all’origine del caos; 4. E se fosse il declino americano? 5. Ragazzi, non c’è domanda!

    E’ buona l’ultima.

     

    Nel frattempo… In tribunale. Dichiarato lo stato di insolvenza di Banca Etruria.

     

    Nel frattempo… Al Senato. Bagarre sulle unioni civili. Via Agi: “Scoppia la bagarre in Aula al Senato, dopo alcuni interventi molto critici nei confronti del Pd, accusato di voler prendere tempo solo per risolvere i problemi interni al gruppo. La replica alle accuse spetta al capogruppo Luigi Zanda, che non ci va giù morbido: "Questi sono atteggiamenti ostruzionistici. Noi vogliamo la legge, se pensate di tenerci qui dei mesi a discutere sbagliate", dice alle opposizioni, lamentando "che questo clima non è il clima su cui ci siamo impegnati tutti". Parole che vengono accolte dalle proteste di Forza Italia, Area popolare ma anche 5 Stelle. Più volte la presidente di turno, Valeria Fedeli, è costretta a richiamare all'ordine, in particolare il senatore Giovanardi, che grida "bugiardo" alla volta di Zanda”. Stupendo. Come perdere tempo mentre la casa brucia.

     

    Nel frattempo… Alla Corte Costituzionale. Si è dimesso il presidente della Consulta Alessandro Criscuolo.

     

    11 febbraio. Nel 2013 Benedetto XVI rinuncia al soglio pontificio.