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I dati di Svimez? Mandateci la Troika

Mario Sechi
Tutto a posto, niente in ordine. E’ il sottosopra italiano di cui l’aeroporto di Fiumicino è diventato metafora, cortocircuito e rogo di un paese che tanti anni fa ha bruciato i fili del buonsenso. Corriere della Sera. Foto al centro, titolo: “Fiumicino, il bivacco dei turisti”. Creatività zero.

    Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote, nato nella Guascogna in Spagna, costituì la Compagnia di Gesù a Roma. 

     

    Titoli. Tutto a posto, niente in ordine. E’ il sottosopra italiano di cui l’aeroporto di Fiumicino è diventato metafora, cortocircuito e rogo di un paese che tanti anni fa ha bruciato i fili del buonsenso.  Primo caffè, Corriere della Sera. Foto al centro, titolo: “Fiumicino, il bivacco dei turisti”. Creatività zero. Per fortuna recupera Giannelli con il Genio su una nuvola che osserva tutto, contrariato: “A questo punto non possono più chiamarlo Leonardo da Vinci”. Il resto del Corriere? Titolo alla Rai, o meglio, al rovescio della maggioranza renziana in Senato. E naturalmente il premier che minaccia le elezioni anticipate. Tutto scontato. Ma nei giornaloni avanza l’idea che Renzi sia cotto, logorato, abbandonato dal tocco magico dei tempi del takeover alla segreteria del Pd e a Palazzo Chigi. Secondo caffè. Che farà il tempo del progressismo? Repubblica: “Governo battuto sulla Rai. Colpo a Renzi dai ribelli Pd”. E poi Fiumicino, secondo copione. Il vero titolo Repubblica lo piazza a centro pagina: “Italia del Sud peggio della Grecia”. Sono i dati di Svimez e invito tutti a leggerli. Soluzione? I lettori di List la conoscono molto bene: mandateci la Troika. E Merkel. E Schauble. Dove hanno fallito generazioni su generazioni, è il turno dello straniero illuminato. La Stampa sabauda s’indigna per questa Roma così smandrappata e titola con fermezza: “Fiumicino, il giorno della rabbia”. Grrrr… Andiamo avanti. Alt, c’è Massimo Gramellini che parla di Magna Grecia. Commenta i dati Svimez (lo so, commenta è eccessivo, diciamo che ci mette sopra i bigodini) e propone la banaleconomics che non ha mai funzionato per il Mezzogiorno. Caro Gramellini, serve la Troika. Renzi ha i suoi guai, uno porta la barba. E’ lui, l’Ignazio nazionale, l’uomo inchiodato alla poltrona con il bostik. Libero dipinge così la faccenda: “Perfino il Papa licenzia Marino”. Eh, sì, pure critiche Vaticane piovvero sul sindaco. Soluzioni per l’avvenire? Tranquilli, quando qualcosa comincia a non filare per il verso giusto in Italia la scorciatoia c’è sempre e si chiama elezioni anticipate. Il Giornale infiocchetta il tema: “Il piano B di Renzi: si vota”.

     

    Alexis Troikas. Ce l’ha fatta. Ha convinto la maggioranza di Syriza a rinviare la rivolta e sventato il collasso del governo. Per ora niente elezioni anticipate, solo un bel congresso straordinario del partito a settembre. Sembra il Pd.

     

    Intanto a Calais… Il Daily Mail dice che è ora di dichiarare guerra e mandare l’esercito per evitare l’arrivo di immigrati dall’Eurotunnel. Accusa anche all’Italia. E’ la solita perfida Albione.

     

    VedRai vedRai. Giornata campale al Senato per la riforma della Rai. Secondo il calendario c’è il voto finale. Ieri il governo è andato sotto. Renzi su tutte le furie. Altre imboscate? Tutto è possibile. Palazzo Madama resta il luogo migliore per simulare l’apertura delle botole nella giungla vietnamita. Effetti sulla Rai? Del tutto trascurabili. Il cda verrà eletto con la legge Gasparri, al resto ci penserà la rivoluzione tecnologica e il cambiamento degli stili di consumo dei giovani. Clic.

     

    E Matteo che fa? Niente PlayStation, niente biliardino, oggi è giornata da Expo. Il presidente del Consiglio andrà alla Conferenza internazionale dei Ministri della Cultura presso l’Auditorium di Expo.

     

    Istat. Per sapere, per capire. Oggi l’Istituto nazionale di statistica sforna i dati su occupati e disoccupati a giugno. Escono anche i sono anche i dati dell’inflazione a luglio.

     

    C’è Poste per te. Oggi riunione del cda per l’approvazione della semestrale. C’è attesa per avere lumi sul collocamento e la strategia dell’azienda. Dopo l’esperienza di Royal Mail, la cessione di quote di Poste è guardata con interesse dal mercato.

     

    Nancy e Laura. Dove c’è un cocktail intelligente a prescindere c’è lei. Dove c’è una battaglia del luogocomunismo c’è lei. Dove c’è la sinistra intsiprata con la messa in piega in ordine e i libri contabili in disordine c’è lei. E dove c’è l’America radical chic con lo cheque, c’è lei. Tutto questo per dirvi che oggi la presidente della Camera, Laura Boldrini, incontrerà una delegazione del Congresso degli Stati Uniti d'America, guidata da Nancy Pelosi (ore 15, Montecitorio, Sala del Cavaliere). God Bless America