Christine Lagarde, direttore del Fmi, durante il summit sulla Grecia a Bruxelles (LaPresse)

I misteri dei mercati sulla Grecia, i silenzi sulla Bce e il saluto a Jimmy

Mario Sechi
Fatti, commenti, appuntamenti del giorno presi dal taccuino di Mario Sechi.

Santi martiri di Nicomedia. Rifugiatisi sui monti e nelle grotte al tempo dell’imperatore Diocleziano, subirono con animo sereno il martirio per la fede in Cristo.

 

Titoli. Dal baratro alla salvezza. Dal cupo domani al radioso avvenire. Sono i misteri dei mercati e i miracoli della politica. Tutto a breve termine, ma funziona. L’ellenismo finanziario produce cose meravigliose, anche nella titolazione dei giornali. Repubblica: “Grecia, spinta finale. Giovedì l’intesa. E le borse volano”. Che bello. La Stampa: “Grecia-Ue accordo a un passo. Più tasse e aumento dell’Iva”. Sembra l’Italia. A proposito di cose italiche, ecco Libero: “Parte l’operazione rottamare Renzi”. C’è l’incontro tra Berlusconi e Salvini. Notizie dal paesello? Tranquilli, a Roma è tutto bello. Il Corriere della Sera: “Pressing di Renzi su Marino”. Davvero il sindaco balla la rumba? Perbacco, se danza, leggere il Messaggero: “Roma, venti di crisi su Marino”. Buon viaggio.

 

Che succede? E’ la settimana dell’ottimismo. La crisi della Grecia non è risolta, del piano di Tsipras si conoscono i titoli, ma l’Europa e i mercati hanno bisogno di sperare. Dunque si speri. Paul Donovan nella sua newsletter per UBS riassume così la buffa faccenda: “La buona notizia è che c'è ottimismo per un accordo. La cattiva notizia è che questa assurdità si sta trascinando tutta la settimana”.

 

Alfano & Gentiloni. Il ministro dell’Interno e il ministro degli Esteri oggi sono in commissione affari costituzionali al Senato per parlare di immigrazione. Alfano parla alle 12 e Gentiloni alle 14.

 

Toti. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, stamattina va di fronte al comitato Schengen a parlare di immigrazione.

 

Banche e Europa. Cose serie, cose che contano, dunque quasi sempre fuori dalle paginate dei giornali. Al Senato, in commissione Finanze ci sarà l’audizione di Ignazio Angeloni, rappresentante del Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale Europea. La sorveglianza sul credito (e il debito) bancario è stata ceduta, cosa succede? (ore 15)

 

Stampa. A Montecitorio si discute la nuova legge sulla diffamazione. Allacciate le cinture.

 

Conflitto di interessi. E’ là, alla Camera, in commissione Affari Costituzionali. Sembra un calamaro sulla spiaggia.

 

Marines & Marina. La marina americana non ha sufficienti navi anfibie per il trasporto delle sue truppe. Ha 30 unità, ma non bastano. Soluzione? Secondo USA Today è quella di affittare navi da altre forze militari alleate. Il candidato migliore è l’Italia che il maggior numero di navi disponibili: si tratta delle navi d'assalto anfibio San Giorgio, San Marco e San Giusto e le due portaerei Giuseppe Garibaldi e Cavour. Il Regno Unito non ha portaerei e ha tre navi da attacco anfibio. La Francia ha la portaerei Charles de Gaulle e tre navi d'assalto anfibio Mistral. La Spagna non ha portaerei e ha una nave d'assalto anfibio (Juan Carlo I) e due unità da trasporto anfibio, la Galicia e Castilla.

 

Tutti da Jimmy. Nella cattedrale di St. Patrick’s a Manhattan si è riunito il gotha mondiale della finanza. Tutti a dare l’ultimo saluto a James Bainbridge Lee, Jr., il vicepresidente di JPMorgan che tutti nell’ambiente chiamavano "Jimmy". E’ stato uno degli uomini chiave della finanza americana, un investment banker che stava dietro tutte le operazioni di fusione e acquisizione che cambiavano lo scenario. Il boss di JP Morgan, Jamie Dimon, che ha fatto il discorso di benedizione. Chi altro c’era in chiesa? Ecco la lista degli “honorary ushers”, racconta quanto Jimmy Lee fosse importante a Wall Street.


Privacy. Oggi alle 11 alla Camera dei deputati sarà presentata la relazione annuale del Garante per la Privacy. Ci sarà anche Sergio Mattarella. Cerimonie a parte, sarebbe bello leggere un passaggio sulla nuova legge americana che ha sostituito il Patriot Act. Sono stati imposti limiti all’attività della NSA negli Stati Uniti, ma tutto procede come prima per quanto riguarda il monitoraggio del traffico estero delle grandi compagnie hi-tech americane. La pesca a strascico dei nostri dati in rete continua.

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