Amiche di penna

Anselma Dell'Olio
Marosella Di Francia, Daniela Mastrocinque
Mondadori, 204 pp., 18,50 euro

    Il romanzo epistolare “Amiche di penna” sembra la realizzazione di un vecchio sogno dei tempi della scuola: scrivere un libro con un’amica complice. Daniela Mastrocinque, scrittrice, e Marosella Di Francia, ex professoressa di Italiano e Storia, hanno realizzato questa fantasticheria adolescenziale da adulte, e non per la prima volta. Prima di immaginare un fitto scambio di lettere tra Anna Karenina e Emma Bovary, avevano collaborato a “un racconto cinematografico” sul delirio amoroso proibitissimo tra l’intellettuale in carriera ecclesiastica Abelardo e la sua studentessa sedicenne Eloisa nel 1100 A. D. (Il cinema italiano, più distratto della casa editrice, lo ha snobbato, preferendo dedicarsi a scialbi lungometraggi che parlano di precariato, immigrati disperati e/o disoccupazione ad nauseam; racconti schematici e didattici come le “tematiche” di riferimento, oppure a caterve di pallide commedie romantiche e non, già scadute prima di essere girate). “Amiche di penna” (subito pappato da un goloso Mondadori senza indugi, riconoscendone a vista il potenziale commerciale)  è una geniale folie à deux, sfociata in un romanzo rosa nobile, di alta gamma, ben scritto e ben congegnato per il suo pubblico d’elezione, donne (e uomini che non confesserebbero il guilty pleasure di leggere storie d’amore nemmeno sotto tortura) che per rilassarsi preferiscono intrecci sentimentali assoluti e tormentati, anziché thriller e romanzi gialli, passatempi di tanti arcigni intellettuali che per lo più troverebbero insulsa persino Jane Austen. Si inizia a leggere con qualche diffidenza, ma dopo poche pagine si resta coinvolti nelle reminiscenze delle avventure di Anna Karenina e Madame Bovary, raccontate con escursioni inedite dalle protagoniste stesse, che emergono dalla corrispondenza immaginaria e ben radicata nelle trame di due romanzi indimenticabili. Di sguincio, eppure incisive, fanno incursioni anche lettere prodighe di opinioni e consigli della femminista di fatto Rossella O’Hara e della cortigiana Odette de Crécy di proustiana memoria, insieme con i loro innamorati frustrati Rhett Butler e Charles Swann. Inizia con Madame Bovary che legge per caso la storia di Abelardo ed Eloisa, e manda il libro alla Karenina spiaggiata a Venezia con il suo Vronsky e la loro figlioletta del peccato, desiderosa di corrispondere con la moglie di un medico di Rouen, città e accento che le ricordano la sua amata istitutrice francese di Pietroburgo. Di Francia e Mastrocinque hanno ben imparato la lezione base della scrittura, coinvolgendo il loro primo libro sui due amanti illeciti del 1100: “Non si butta mai niente”, o nell’originale inglese, “Your life comes in handy”.

     

    AMICHE DI PENNA
    Marosella Di Francia, Daniela Mastrocinque
    Mondadori, 204 pp., 18,50 euro