Lettere

Opzione uomo sulle pensioni? Si può fare (chiedere a Draghi)

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Non condivido la proposta di estendere agli uomini i requisiti vigenti per Opzione donna. Mentre nel caso delle lavoratrici si tratta di una via d’uscita residuale, perché è purtroppo difficile che una donna – è solo questa la ragione del limitato utilizzo dell’Opzione – sia in grado di accumulare 35 anni di contributi, nel caso degli uomini – soprattutto per le coorti baby boomer che vantano lunghi periodi di contribuzione – si aprirebbe non solo una nuova via d’uscita fra le tante, ma un’autostrada per il pensionamento anticipato a un’età ancora più bassa di quelle vigenti e sperimentate (compresa quota 100). Inoltre la penalizzazione economica derivante dal calcolo retributivo sull’intera attività di servizio si è molto ridimensionata da quando, dopo la riforma Fornero, tutti hanno nella loro storia lavorativa un periodo in regime contributivo (almeno un decennio) che nel tempo è destinato ad aumentare riducendo pertanto la quota retributiva da ricalcolare (e quindi il taglio presunto del trattamento). Stime più recenti prevedono una riduzione degli importi medi di pensione per effetto del calcolo contributivo mediamente pari al 7 per cento per le lavoratrici dipendenti e al 15 per cento per le lavoratrici autonome. E’ da segnalare la singolare reazione di Maurizio Landini, il quale si è detto contrario al ricalcolo e alla riduzione dell’assegno che deriverebbero da “Opzione uomo”, dimenticando che per le donne la misura è in vigore, con questi requisiti, dal 2004 senza che i sindacati abbiano mai trovato da ridire.
Giuliano Cazzola

Non sono convinto, caro Cazzola. L’estensione dell’Opzione donna a tutti  potrebbe non essere un meccanismo così perverso. Si tratterebbe di questo, in fondo: un pensionamento anticipato, possibile, a partire da 58-59 anni di età con 35 anni di anzianità, ma con un ricalcolo col metodo contributivo che può portare al taglio dell’assegno pensionistico fino a un terzo dell’importo. Perché non sarebbe un meccanismo perverso? Per le ragioni che abbiamo già spiegato: la forte penalizzazione disincentiva i prepensionamenti e questo neutralizza in parte l’effetto sulla spesa. Ricorda cosa disse Draghi nel suo ultimo discorso al Senato? “C’è bisogno di una riforma delle pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile, ancorato al sistema contributivo”. 

 


Al direttore - Pensatori, ovvero Braccia rubate all’agricoltura. Crolla il tetto dell’aula magna dell’Università di Cagliari. Gli studenti: “Mentre a Roma il governo pensa alla guerra, a Cagliari crolla il tetto dell’aula magna dell’università”.
Roberto Volpi

Laurea honoris causa in decontestualizzazioni.
 


Al direttore - Delizioso articolo di Merlo sul sindaco di Roma: “Che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa…”.
Margherita Boniver
 


Al direttore - Martedì il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità (un astenuto) il progetto per il rigassificatore galleggiante. Mi sembra una buona notizia. Ed è una notizia che mi fa riflettere: e se sulle politiche energetiche alla fine i migliori alleati di Meloni fossero i sindaci e i governatori del Pd?
Mauro Martoni



Al direttore - “Fascista sarai tu e fascistini i tuoi bambini, se li avrai e se saranno tuoi” ha sibilato il Tapiro d’oro. Perché, davvero, accusare di fascismo chi dà voce ai più deboli, chi denuncia le brutture della nostra società è una mistificazione talmente esagerata da suonare fascista. Ogni giorno, pensionati, lavoratori, studenti vengono derubati, spintonati, aggrediti in metropolitana: e sempre dalle stesse persone che gli addetti ai lavori e alla sicurezza ogni giorno riconoscono e vedono all’opera, senza che cambi qualcosa. Dopo tante e ripetute segnalazioni, abbiamo deciso di intervenire a tutela di vittime che nessuno protegge, per fare esplodere il problema, per costringere le autorità a prendersi cura dei più fragili. C’è da chiedersi se ha visto i nostri servizi (e non solo degli spezzoni su TikTok) e ascoltato le voci di chi ogni giorno va a lavorare con la paura di essere aggredito. Ha ascoltato la frustrazione dei cittadini che tentano di ribellarsi alla prepotenza di chi delinque sapendosi impunito? In che modo tutelare i più deboli può essere bollato come fascista? Pretendere che le istituzioni dello stato democratico, a tutti i livelli, intervengano a difesa di cittadini derubati è un attacco allo stato di diritto? Noi puntiamo i fari sul problema e speriamo che le istituzioni intervengano, ma diamo nel frattempo ai cittadini qualche strumento per provare a resistere al degrado. E alcuni  iniziano a usare i social per documentare i soprusi, come ha fatto recentemente la giovanissima Cristina su TikTok, raccontando l’aggressione subita da cinque borseggiatrici nella metro di Milano, solo perché era intervenuta avvisando una signora del furto che stava subendo. Se nell’indifferenza totale qualcuno manifesta ancora senso civico, per questo è fascista? Calci, sputi e spintoni, cinque contro uno! Chi sono le vittime? E chi sono i “carnefici”? Antonio Ricci, che nel 2006 aveva fondato il movimento 5 S (Si può essere di Sinistra Senza Sembrare Stronzi), bolla l’approccio dell’autore tv Papi come un infame esempio di “Stronzettismo di Sinistra”. E secondo Ricci lo “Stronzettismo di Sinistra” è una delle più grosse cause della vittoria delle destre.
Ufficio stampa di Striscia la notizia

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