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I nemici del Cav. credono al Cav. al Colle. Mostri in prima pagina

redazione

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Ah, quindi il principe Andrea è divisivo?
Giuseppe De Filippi

 


Al direttore – D’ora in poi il Cav. sarà chiamato Silvio Campeador. Come il leggendario Cid, a Berlusconi è bastato mettere in arcione la sua armatura e farla uscire a cavallo dalle mura di Villa Grande per terrorizzare e disperdere l’esercito nemico.
Giuliano Cazzola

E l’esercito nemico, effettivamente, al momento si divide tra chi è tentato e chi è terrorizzato. Spettacolo.

 


Al direttore - Strano paese il nostro. Le aziende fanno fatica a trovare elettricisti, saldatori, carpentieri, ingegneri, informatici, ma a maghi, indovini, astrologi, cartomanti, paragnostici e sensitivi il lavoro non è mai mancato. Si calcola che ogni anno circa tredici milioni di italiani si rivolgano ai professionisti dell’occulto. Un florido mercato della superstizione, dell’ignoranza e del raggiro, a cui si aggiungono falangi di complottisti, rettiliani, terrapiattisti, antivaccinisti, negazionisti della Shoah. Diceva Friedrich Schiller che “contro la stupidità gli stessi dèi combattono invano”. Ne era convinto anche lo storico Carlo M. Cipolla, autore di un geniale e memorabile saggetto sulla sua carica distruttiva (1988). Un lungimirante Ennio Flaiano, d’altro canto, già sul finire degli anni Sessanta aveva intuito che il cretino (singolare collettivo) si stava “specializzando” nella manipolazione della verità storica e della verità scientifica. Con metafore tecnicamente eversive, oggi denuncia addirittura l’esistenza di un potere illegittimo e abusivo, e propone la nascita di un Comitato di liberazione nazionale dalla dittatura sanitaria e da un governo retto da “una oligarchia ricca e corrotta”. Tesi grottesche, pubblicizzate in alcuni talk-show televisivi di bocca buona, ascrivibili in qualche misura a quella “bêtise” (idiozia) immortalata da Gustave Flaubert nel romanzo “Bouvard e Pécuchet” (1881). Ma tant’è. “La libertà di pensiero ce l’abbiamo, ora ci vorrebbe il pensiero”, recita un celebre aforisma di Karl Kraus.
Michele Magno

“La conoscenza degli effetti e l’ignoranza delle cause produsse l’astrologia”, diceva Giacomo Leopardi. Ps: si vede a occhio nudo che lei è nato sotto il segno della Vergine.

 


Al direttore - Sono passati pochi mesi dalle prime pagine agguerrite sull’inchiesta contro Luca Morisi, le foto della casa e gli appostamenti al padre, e i trafiletti per l’archiviazione di un uomo politicamente e umanamente distrutto che neppure il neogarantista Salvini ha saputo difendere. E se pure dell’innocente Morisi già si conosceva il volto, nessuno conosceva quello dei due ragazzi “di fuori Milano” sbattuti ieri in prima pagina. Sono i volti dei due ragazzi arrestati (in attesa di conferma del fermo) perché presumibilmente facevano parte del branco di 50 persone che avrebbe commesso violenza su delle ragazze in piazza Duomo a Capodanno. Su 18 indagati hanno arrestato solo loro due perché gli inquirenti, non riuscendo subito a trovarli come gli altri, hanno ipotizzato pericolo di fuga. Ora sono i volti dei due mostri di fuori Milano. Ci auguriamo che gli inquirenti abbiano qualche prova in più per riuscire a dimostrare le responsabilità di quei cinquanta e chi tra loro era lì a molestare, derubare, spingere o chi assisteva più o meno inconsapevolmente alla scena. Intanto i due mostri sono stati sbattuti in prima pagina. La mamma di uno dei due, in Egitto con gli altri cinque figli, lo ha saputo vedendo il figlio in tv. In attesa del prossimo editoriale sul circo mediatico-giudiziario, innocente fino a prova contraria, terzo grado di giudizio, e la prossima riforma. I volti di due sconosciuti ragazzini innocenti sbattuti in prima pagina alla gogna pubblica. Dentro e fuori Milano.
Annarita Digiorgio

Mostri in prima pagina. E ora avanti con la prossima lezione di garantismo.

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