Lettere

I vaccini non funzionano? Falso, basta guardare i numeri di ieri

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - 
Giuseppe De Filippi
 


 

Al direttore - La proroga fino a giugno 2022 del Quadro temporaneo sugli aiuti di stato, decisa dalla Commissione Ue, era attesa e, tenuto conto della nuova virulenza della pandemia, era senz’altro doverosa. L’aiuto pubblico, si dice, dovrà essere necessario, appropriato e proporzionato. Si annuncia l’ammissibilità di politiche di sostegno pubblico, in particolare, per i semiconduttori. Tuttavia, dubito che siano sufficienti solo sei mesi di procrastinazione, innanzitutto in relazione all’evoluzione dei contagi del Covid. Ma non solo di proroghe e di misure per il progressivo ritorno all’osservanza del divieto di aiuti di stato vi è bisogno. Va colta l’occasione per riformare la materia alla luce dell’intensificarsi della concorrenza internazionale e dell’ampliarsi, con l’aumento dei poteri dell’Unione, dell’area di riferimento per le valutazioni antitrust, ma anche degli impatti dell’economia digitale e per tener conto del ruolo che ha assunto l’intervento pubblico in economia. Ed è una revisione che andrebbe realizzata coordinatamente con la riforma del Patto di stabilità per gli evidenti collegamenti tra le due normative. Sarebbe auspicabile che sin d’ora l’Italia si dotasse di un progetto al riguardo, senza attendere le riunioni a ridosso delle scadenze. Con i più cordiali saluti. 
Angelo De Mattia


 

Al direttore - Per la logica classica, ciò che non è vero è falso, e ciò che è falso non è vero. In realtà, il campo del non vero è piuttosto vasto, vago e multiforme. Infatti, esistono molti modi di mentire. C’è la menzogna semplice (dire semplicemente il falso); la meta menzogna (dire che non si è detto ciò che si è detto); la pre menzogna (che prepara le condizioni perché future menzogne siano ritenute vere); la menzogna senza menzogna (dire un vero parziale, che lascia intendere il falso). Ebbene, ci sono dibattiti televisivi in cui certi filosofi, politici, intellettuali, opinionisti, con i loro giochi linguistici sui dati della pandemia e sulla presunta dittatura sanitaria, dimostrano che si può tranquillamente fare a meno della conoscenza del vero (corrispondenza tra discorso e realtà delle cose). A decidere è solo l’arte della retorica o, meglio, di inventarsi minchiate. Del resto, la verità non ha ormai più alcun senso da quando la menzogna è così a buon mercato.
Michele Magno

A proposito di chi dice il falso e di chi dice che i vaccini non funzionano. Un anno fa, venerdì 20 novembre, in Italia i ricoverati totali in area medica erano 33.957 (crescita giornaliera +347). Oggi sono 4.145 (crescita giornaliera +57). In terapia intensiva, un anno fa, i ricoverati totali erano 3.748 (crescita giornaliera +36), mentre oggi sono 512 (crescita giornaliera +9). I morti, in quello stesso giorno, furono 699, oggi 44. Le diagnosi di positività, in quello stesso giorno, furono 37.242, oggi sono 10.544. Più ci si vaccina e più si è al sicuro. E più si cincischia nell’invitare a vaccinarsi (estremisti di destra, diciamo a voi) e più si farà un passo non solo nella menzogna ma anche nell’imbecillità pandemica. Qualche regola nuova serve (laddove ci saranno chiusure, e laddove le regioni cambieranno colore, il modello delle restrizioni per  i non vaccinati è saggio). Ma intanto calma e sangue freddo. E vaccinarsi, please.

Di più su questi argomenti: