Il premier Mario Draghi e il ministro dell'Economia Daniele Franco (Ansa)  

Lettere

Quota 102 o 104, un difetto c'è ancora: quel che resta del metodo retributivo

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - No green pass, l’estremista di destra Fabio Tuiach positivo dopo Trieste: “Colpa degli idranti. Il covid è una truffa”. Idrante Delta.
Vincenzo Clemeno


La truffa non è il Covid ma sono gli impostori della libertà, che continuano a considerare le regole per governare il Covid più pericolose del Covid stesso, senza capire che la pandemia oggi si può arginare solo in un modo: molti vaccini, molte regole, molti green pass, molte mascherine. I paesi che lo hanno capito di solito se la passano meglio, i paesi che non lo hanno capito di solito se la passano peggio.
 


 

Al direttore - Un altro scritto misurato, puntuale e ben documentato del direttore. Grazie. Orgoglioso di leggere il Foglio. Buon lavoro. 
Luciano Allegri


 

Al direttore - Review letta quasi d’un fiato. La prego di trasmettere i miei complimenti alle Sue collaboratrici. Bravi a puntare anche e ancora sulla carta.
Bruno Bottiglieri


Grazie, è andata molto bene. In molte edicole la Review è andata esaurita. Per chi  volesse trovare una copia in tempi rapidi è sufficiente scrivere qui: [email protected].


 

Al direttore - Si torna a parlare di pensioni con l’obiettivo di superare Quota 100 ormai in scadenza e di trovare nello stesso tempo misure adeguate a ridurre lo scalone. C’è un aspetto, tuttavia, che viene trascurato nel dibattito: in caso  di approvazione del ddl Zan il trattamento pensionistico previsto sarà quello relativo al sesso anagrafico ripudiato o farà aggio l’identità di genere eletta?
Giuliano Cazzola

La Lega, incredibilmente, non sembra avere intenzione di fare le così dette barricate sulla formula Quota 102 per due anni e Quota 104 per i due anni successivi. L’obiettivo di Salvini, e di Landini, è arrivare a Quota 102 per quattro anni ma sarà difficile arrivare a quest’obiettivo perché per Draghi l’addio a Quota 100 è una questione quasi di principio. Un difetto di Quota 102 e 104, Salvini o non Salvini, però resta: perché mantenere in vita ancora il retributivo e non passare direttamente a un contributivo al 100 per cento?


 

Al direttore - Il 21 ottobre sulle pagine del vostro quotidiano (anche nella versione online), nell’articolo dal titolo “Wow! Un grillino dice la verità sul non inquinamento di Taranto. E tutti gli altri?”, a firma di Annarita Digiorgio, è stata riportata una notizia lesiva per la mia reputazione, sostenendo quanto segue: “Gianpaolo Cassese, noto ai lettori del Foglio per il conflitto di interessi sulle uova: diversi i suoi emendamenti a tutela della filiera di cui è grande produttore nella sua masseria di Grottaglie”. Come si evince dal testo sopra riportato, non è la prima volta che il vostro quotidiano mi attribuisce comportamenti che rimanderebbero a un conflitto di interessi, che non ha alcun riscontro nella realtà. Voglio precisare che, nell’ambito del mio impegno parlamentare in commissione Agricoltura per garantire una maggiore tracciabilità delle uova – dopo numerose audizioni in cui la stessa UnaItalia, che rappresenta il 90 per cento delle aziende avicole italiane sollecitò fortemente un intervento in tal senso – presentai non emendamenti, ma una risoluzione assolutamente priva di ricadute sulla azienda cui si fa riferimento, azienda per altro che non è di mia proprietà, risultando detentore solo di una minima e ininfluente quota di essa. Un cordiale saluto.
Gianpaolo Cassese

Ricevuto. Grazie.

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