Il Sim e il già sentito. Salvini, Di Maio e il tempo perso a parlare del nulla

Al direttore - “Il Sim (Stato imperialista delle multinazionali) è caratterizzato da: una diminuzione continua di salariati con occupazione stabile; un aumento dell’esercito di riserva cioè salariati privi di occupazione stabile; un aumento degli emarginati’’. Quale talk-show può vantare il copyright di questa analisi della globalizzazione ormai tanto frequente da essere divenuta un luogo comune? I diritti d’autore spettano ad altri: si tratta di un documento dell’aprile 1975 elaborato dalla Direzione strategica delle Brigate rosse.

Giuliano Cazzola

 

Al direttore - In merito alle vicende raccontate nell’episodio “Carbone per il presidente”, della serie tv “La mafia uccide solo d’estate - Capitolo 2”, andato in onda giovedì 10 maggio su Rai1, riguardanti i rapporti tra il sen. Giulio Andreotti e Cosa nostra in relazione all’omicidio del presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella, si puntualizza quanto segue. I fatti narrati e in particolar modo gli incontri tra il sen. Giulio Andreotti e il boss Stefano Bontate, sono stati certificati dalla sentenza della Corte di Appello di Palermo, pronunciata il 2 maggio 2003, confermata dalla Corte di Cassazione con sentenza del 15 ottobre 2004. E infatti contrariamente a quanto affermato nell’articolo (“Pif il mascariatore” a firma Maurizio Crippa, sabato 12 maggio, ndr) la Corte di Cassazione ha ritenuto provati gli incontri, dichiarando priva di vizi la decisione della Corte di appello di Palermo con la quale quest’ultima: “Ha ritenuto provati i due incontri [n.d.r. di Andreotti] con Bontate, riferiti da Marino Mannoia, il quale ha partecipato personalmente al secondo mentre ha avuto cognizione del primo senza esservi presente, perché essa ha apprezzato – in termini non palesemente illogici – adeguati allo scopo i riscontri di carattere generale e le deduzioni di carattere logico che li confortano, dalla medesima analiticamente illustrati”. L’erroneità della ricostruzione del Tribunale di primo grado, che ha ritenuto non adeguatamente provati gli incontri, è stata affermata dalla Corte d’Appello, che invece li ritenuti provati e definitivamente sancita dalla Cassazione che ha confermato la decisione della Corte di appello sul punto. Cordialmente.

La Società produttrice de “La mafia uccide solo d’estate”, Wildside srl

 

Risponde Maurizio Crippa: Le sentenze vanno rispettate, possono essere criticate e persino interpretate. Ma non dovrebbero diventare argomento di sceneggiata, o sceneggiatura, al fine di forzare la verità giudiziaria e di conseguenza quella storica. E’ quanto purtroppo fa l’episodio. Sugli “incontri” Andreotti-Bontate – della cui autenticità esiste soltanto la parola del pentito Mannoia, ma non riscontri oggettivi – non c’è una “erroneità della ricostruzione del Tribunale di primo grado”, che non li ha creduti veri. C’è una sentenza di Appello che ha invece ritenuto sufficiente la testimonianza di Mannoia. La Cassazione ha accettato le conclusioni dell’Appello che “possono essere stigmatizzate nel merito ma non in sede di legittimità”. Dunque ha accettato la legittimità di una ricostruzione, non la certezza del fatto. Trasformare questo in una verità di sceneggiatura, è la forzatura. Se riguardano fatti reali, le fiction dovrebbero esserne più rispettose. Altrimenti avreste fatto meglio a intitolarla “Provaci ancora Prof in Sicilia”.

 

Al direttore - Quello che non capisco, caro Cerasa, non è perché Di Maio e Salvini non si mettono d’accordo. E’, più semplicemente, ma di che cosa diavolo stanno parlando?

Marco Cerboni

 

In due mesi di consultazioni, nei primi due mesi, la Cdu di Angela Merkel e i liberali tedeschi, guidati da Christian Lindner, hanno provato a mettere insieme i punti per un programma di governo discutendo di accordi sulla gestione dei migranti, accordi sulla politica energetica, accordi sulle centrali a carbone, accordi sull’eliminazione delle auto a motore entro il 2030, accordi sul ruolo della Germania in Europa, accordi sul destino del Meccanismo europeo di stabilità, accordi sulla politica di ricongiungimenti famigliari, accordi sul destino della riforma del sistema fiscale. In settanta giorni di consultazioni Salvini e Di Maio hanno parlato solo di due temi: Salvini e Di Maio. Il problema, fino a ieri, non è stato il tempo che si sono presi i gemelli diversi del populismo per fare un governo. Il problema è il tempo che ci hanno fatto perdere a parlare del nulla.

 

Al direttore - Fumo di Roma. La carcassa dell’autobus è stata rimossa dopo qualche ora, l’asfalto risistemato nella notte, la segnaletica pure… e il palazzo? Il nero fumo sul palazzo di Via del Tritone? A chi tocca? Quanto tempo passerà? Noi teniamo il conto: oggi +7.

Riccardo Rossi

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