La finzione è reale

Mariarosa Mancuso

“Unreal” racconta il dietro le quinte dei reality in cui ci si sposa. Appunti per la De Filippi.

I retroscena di uno show che con occhio benevolo potremmo collocare a metà tra il talent e il reality. Per capirci: “scapolo d’oro in cerca di moglie”, con contorno di carrozza e cavalli bianchi, limousine, feste in piscina, champagne, le concorrenti in abito da sera. Piacerebbe vedere una serie così, che vada a curiosare dietro le quinte di un programma condotto da Maria De Filippi, “C’è posta per te“, “Amici” o “Uomini e donne”. Anche “Il Grande Fratello” o “L’isola dei famosi” sarebbero stati adattissimi, nel loro momento d’oro.

 


Maria De Filippi (foto LaPresse)


 

Vale come chiamata alle armi. I tenutari dei segreti si facciano avanti per raccontarli, potrebbe uscirne una serie strepitosa come “UnReal”. L’ha scritta – assieme a Marti Noxon, una signora che all’anagrafe si chiama Martha – Sarah Gertrude Shapiro, produttrice per nove anni del programma “The Bachelor” (appunto, “lo scapolo”, esiste anche la versione femminile “The Bachelorette”, una signorina e una schiera di corteggiatori). Colpa di un contratto capestro che all’inizio le sembrò una benedizione, e la garanzia di uno stipendio fisso – Miss Shapiro aveva fatto il suo apprendistato con la produttrice di “Carol” Christine Vachon e con il fotografo di moda David LaChapelle, ma la sicurezza è sicurezza. Riuscì ad andarsene dallo show degli scapoli solo dopo aver minacciato il suicidio. Non chiediamo agli autori di reality o talent italiani di arrivare a tanto, ma forse la crisi ha liberato risorse e un tentativo in questa direzione – dopo aver visto la serie originale su Rai 4 – potrebbe diventare il nuovo “Boris”.

 

In “UnReal” – negli Usa è partita a inizio giugno la seconda stagione, la prima si è guadagnata un bell’otto sui dieci punti messi a disposizione su Metacritic – lo show non si chiama “The Bachelor” bensì “Everlasting”, come l’amore che dura in eterno. C’è più gente dietro le quinte che gente davanti alle telecamere. Mentre la terribile Quinn – responsabile di tutto, ma non la si deve vedere da nessuna parte, come Dio nella creazione o più modestamente lo scrittore nei romanzi (lo diceva Gustave Flaubert) – chiede più candele a bordo piscina. E soprattutto “Dov’è finito il Principe Azzurro?”.

 



 

Già, perché l’ereditiero britannico – alberghi, una specie di Paris Hilton al maschile, lo hanno appena beccato in un’orgia e ha bisogno di ripulirsi l’immagine – ha avuto un ripensamento ed è fuggito. Proprio quando le telecamere erano pronte a girare, e quattro signorine in abito da sera erano chiuse in una limousine da ore senza poter fare pipì. Può risolvere la questione solo Rachel, l’altra fantastica femmina che governa lo show. Ha fatto il casting, conosce i segreti di ognuna, e li userà appena se ne presenta l’occasione. Alla fine della stagione precedente – si intende: di “Everlasting”, lo show dentro lo show – aveva fatto irruzione sul set ubriaca fradicia, delirando sul diavolo. Gli ascolti erano saliti alle stelle, quindi l’hanno riammessa sul set in libertà vigilata.
Rachel ha un gran talento. Sa mentire e piegare la volontà altrui come la Marquise de Merteuil in “Les Liaisons Dangereuses” di Choderlos de Laclos. L’antenata scriveva lettere, manipolava amici e amanti, diffondeva segreti dopo aver giurato di tenerli per sé. La nostra dice “spegnete le telecamere” e corre a consolare la concorrente esclusa, mentre una telecamera nascosta continua a girare. Capace di sussurrare, come se ci credesse davvero: “Sono sicura che sei un tipo sensibile, ti piacciono gli arcobaleni e unicorni”. L’ingenua cade nella trappola, lo show è salvo fino al prossimo calo di ascolti.

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