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La più amata

Umberto Silva

Quando accade qualcosa di terribile, si comprende che Dio esiste perché gli si crede

All’improvviso capita, quella notte del giorno della notte, che mi si riveli un’ombra, mi spaventi, mi spaventi, ma assai di più mi conforti, mi spaventi, l’ombra mi guarda e mi riguarda, vedo quello che sei, ridi, sospiri, i piedi nudi, tutto quello che sei, tutto quello che siamo, che sempre saremo, tutta tu, bambina, l’amore che sei mai ti lascia, la prima volta ti vedo, vedo te, tragica quella notte ti sento, tragico mi sento, incapace e sciocco, tutto quello che sei e mai finito, infinito tutto, ho udito il tuo silenzio, sei il tuo grido, il mio, Dio ti guarda e sorride, Dio non c’è e sorride, due piccoli orecchini Dio ti sorride e ci sei, sorridimi ti prego, Dio esiste perché credo perché non ci credo, lontano con te vicina, come ti chiami, piena di nomi sei tu, sedici anni infiniti, un inizio, un sogno, un dolore, un altro sogno, qualcosa che in te mai finisca, mai finisce in te, in noi, che mai finisca, Desirée, sempre più, quando muoiono vivono amori, come te, quando correvi tra i bambini, come te, quando cantavi, tu, quando corri, canti, chi ti baciava sulla luna, ora che sei, ancora, ancora, una bambina di sedici anni, una donna, un angelo gira qua e là, un impero a baciarti i capelli, ti guardo mille anni fa, corri bene e canti, i tuoi capelli, mai se ne va il Dio, ti guarda, sorride, piove, piove, piove, piove, piove, la notte è quella là, Dio, questa qui, Dio, e ci sei tu, una poetessa che si prova a dire, Desirée, e dice di un poeta che non sa morire, Desirée ti stai guardando, finalmente mi guardo, una poetessa mi sta guardando, ti chiami Tu, davvero sei tu, e sei Tu, credimi, il pensiero tuo, dicono i bambini, ora ti penserò tutto il giorno, Desirée, il giorno della notte una bambina e una lacrima, un’ombra lenta, sono bimbo un tempo, chi rappresenta un bambino com’è? Penso a te, il mare s’infiltra nella tua finestra, penso al creato, Dio esiste perché non credo che non ci sia, insisto dove non so, per cinque volte mi si è rotto il palato, quale non ricordo, palato, parlato, alato, malato, Desirée non sapevo, che dire a un bambino, nove anni, sciocco per la vita, sai tu molto di più, fili d’argento, stanotte mi si è rotto quel che scrivevo, ho scritto dell’altro, nuovamente si è rotto, accetto di essere, Dio ci guarda e sorride, per la terza volta, non so scrivere, tu meglio, davvero, mille volte meglio del cielo della luna, Desirée, sapere, in paradiso è dolce, piove, piove, piove, piove, rivederti lungo i fiumi, la mia faccia mi farà ridere, ridendo prenderai la mano, cammineremo insieme, la terza volta te lo dico, piove, piove, piove, credimi, uno sciocchino altro non posso, dirò tutto in paradiso, piove, in paradiso riderai, quando Dio esiste perché non c’è, lontano poiché c’è, e non c’è, terribile e lontano, proprio qui e tutto sa, tace, a volte difficile, a volte bugiardo, il migliore degli Dei si dona, piove, lo sentite, è lui, quando nel buio della notte l’inferno ti assale e la balena mena colpi mortali sotto il letto, ama anche tu che da un tenero sonno, mi guardi, se sei lontana, ardentemente, la piega della testa, piove, la testa della piega sul cuscino baci, e se un giorno tu lasciassi le vesti, la più amata, il sangue, incubo e specchio, per divenire cenere, cenere infocata poi gelida, gelida, gelida, nel mare degli abissi estremi, anch’essi, ignari ai pesci azzurri, l’amata, dolce e divina tu, per l’eternità, con tutti noi Desirée, tu amerai infinita, ti amerà ti ameremo, ti ama, ti ami, amerai la cenere, piove, piove, piove tutta la gioia nel mare degli abissi, quella vivremo, il tenero potere del tuo alzarti, baci sul cuscino ogni sera, gradini gradini gradini, esser qui è splendido, la cenere infuocata gelida, negli abissi estremi ceneremo con gioia, ci alzeremo tutti, tutti in piedi, i pesci azzurri…

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