La tennista tedesca Andrea Petkovic (foto LaPresse)

Grazia straripante

Umberto Silva

Il desiderio va ben oltre la misera voglia. Sarebbe ora che qualcuno leggesse per intero Casanova

Show della tennista Andrea Petkovic al Kooyong Classic di Melbourne, in Australia. Per superare la noia della pausa pioggia e intrattenere il pubblico, la ragazza si è scatenata in un ballo di disco dance coinvolgendo giudice di sedia e l’avversaria. Il pubblico è impazzito e anche, un pochino, noi che guardiamo la giovane donna danzare nella sua nera gonnella, e quanta grazia, e splendide gambe che si muovono allegre, e il riso della fanciulla verso gli spettatori che a loro volta ridono beati sotto la pioggia, che a sua volta ride e spruzza dall’alto e la tennista rivale sta al gioco, e chi vincerà vincerà che intanto già vince, quale più bella vittoria fino all’abbraccio finale di due giovani donne che sanno come giocare, un gioco di fanciulle e di amanti, spettatrici e spettatori le guardano con gioia, nessuna ferocia, le gonnelle sono amorevoli, non c’è bisogno di toccare le gambe, a milioni di distanza basta guardarle, è molto più da signori e signore, un vero spirito si accontenta di quello che non è affatto un accontentarsi ma un godere profondo e amorevole, e se si gode di un paio di gambe che s’inchina e corre via ben venga.

 

La ragazza mostra per un secondo qualcosina di più, ma solo nella nostra fantasia, e colpisce ben più di una straripante nudità cara a Trump, tre donne insieme va bene, ma occorre la genialità di Casanova per gustare tanta grazia, occorre soprattutto l’intelletto di un uomo che scrisse in francese uno tra i capolavori del Settecento, laddove Trump grugnisce e chissà cosa faceva con le tre ragazze, cosa facevano a lui, ma soprattutto cosa non si facevano, chissà, il fare è dono per veri coraggiosi donne e uomini, Casanova appunto, che sarebbe il caso di leggere parola per parola invece di fingere di conoscere l’avventuriero senza pari, lo scrittore, il poeta, l’alchimista, il diplomatico, il filosofo, il segreto agente di se stesso.

 

Lasciate che le ragazze vengano a noi giovanotti, ma innanzitutto vadano a se stesse, al loro desiderio, e noi al nostro, che il desiderio è ben oltre la misera voglia, occorre ben altro, anche se in apparenza ben poco, come la gonnella australiana, più affascinante di tutte le solite modelle e compagnia che ogni giorno e notte e sempre le stesse si esibiscono sui giornali in una noia infinita. Loro lo fanno per diventare famose, gli uomini per diventare affamati, ma nessuna vera fama e neppure fame, solo miseria umana, la tedeschina è ben oltre, lei gode di se stessa e della propria grazia, della pioggia che cade tra le sue gambe che non hanno bisogno di quel che Catherine Deneuve postula, ella stessa sublime sotto tante piogge, più dolci della carezza di un uomo, ricordiamola in “Les Parapluis de Cherbourg”, il canto e la danza, personificata ultimamente dal mirabile duo canadese Tessa Virtue e Scott Moir e lui, il cavaliere, la solleva alle stelle e la mostra a tutti, le sue mutande rallegrano gli spettatori e gli angeli. Il Dio Signore del Cielo e della Terra quante grazie ci dona, tutte, meravigliose fanciulle e donne eterne, stupende e nei secoli dei secoli da Lui ammirate, Lui che nemmeno le toccò ma bastò un soffio, quel soffio che lei sempre gli dona. Le Sante Lo toccano ogni giorno, e le più folli d’amore Lo baciano, senza per questo divenire colpevoli, arte bensì e eterna gloria, come insegnano i grandi del tempo e le magnifiche folli, le geniali, la Caterina d’Alessandria e la Teresa d’Avila e quella di Lisieux, Brigida di Svezia e Chiara d’Assisi, Ildegarda di Bingen e la Caterina di Labourè… quanto amare Cristo, ancora oggi e sempre, baciandolo sui fiori della bocca.

 

La deliziosa Meghan

 

Scrivo oggi in poco tempo suggeritomi dal Signore, laddove l’infernale politica esige ore di lavoro. E la diavolessa che ha insultato la deliziosa Meghan? Sarebbe carino che la simpaticissima fanciulla nera come la luce delle stelle all’incontro con il razzista Trump lo schiaffeggiasse, sicché il carinissimo Harry dichiarasse guerra ai cessi della Casa Bianca.

 

Una donna ama un uomo solo se si sente veramente amata, per il resto finge e prepara la lama. Sappilo marito, se non la ami e solo le accarezzi il sedere prima o poi ti sarà tagliata la gola, sebbene per darti un tono in punta di morte ancora tu la chiamassi vita.