Matteo Salvini (foto LaPresse)

Come Salvini ha cancellato i 5 stelle

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Handelsblatt, New York Times, Financial Times, Time, Faz

Un combattivo Salvini ha preso il controllo dell'agenda politica dell'Italia

 

Londra, 20 giu - (Agenzia Nova) - Matteo Salvini è il partner minoritario della coalizione di governo populista che si è insediata in Italia il 1° giugno scorso; eppure il leader della Lega di estrema destra ha preso il controllo dell'agenda politica eclissando il partito anti-sistema Movimento 5 stelle (M5s) guidato da Luigi Di Maio, che alle elezioni di marzo ha ottenuto quasi il doppio dei voti, ma fatica a far sentire la sua voce al governo: lo annota il quotidiano economico britannico "The Financial Times". Nel reportage pubblicato oggi mercoledì 20 giugno, il corrispondente da Roma James Politi riassume le polemiche politiche delle prime due settimane di governo M5s-Lega, sottolineando come finora solo i temi cari alla propaganda di Salvini abbiano raggiunto la prima pagina dei giornali italiani: la combattività di Salvini sta preoccupando i vertici del M5s, timorosi che la Lega gli sottragga consensi e voti come peraltro già mostrano i sondaggi d'opinione; ed ha già provocato divisioni al suo interno, con l'ala sinistra guidata dal presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico che contesta la svolta a destra del governo. Si tratta di primi segali di frizione tra i due partiti al potere, scrive il "Financial Times", che potrebbero arrivare ad un punto di rottura nei due appuntamenti-chiave a cui il governo italiano è chiamato: il cruciale vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, in programma il 28-29 giugno prossimi a Bruxelles; e la formulazione della legge Finanziaria all'inizio del prossimo autunno.

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Chi guida davvero la coalizione populista al potere a Roma?

 

Londra, 20 giu - (Agenzia Nova) - Il nuovo presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte contava molto sulla sua visita a Berlino compiuta all'inizio di questa settimana per guadagnare visibilità e credibilità, considerando che lui stesso è un oscuro professore di Diritto balzato improvvisamente agli onori del potere a Roma: immaginarsi la sua delusione, scrive il quotidiano inglese "The Times", quando al suo ritorno in patria ha scoperto che gli articoli sul suo incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel sono rimasti confinati alle pagine interne dei quotidiani italiani, abbondantemente oscurati dalle polemiche sull'immigrazione e sui Rom provocate dal sulfureo ministro dell'Interno Matteo Salvini, il leader della Lega le cui sparate occupano le prime pagine sin da quando è entrato in carica. Alla capacità di Salvini di imporre l'agenda del governo il giornale inglese dedica un reportage in cui il suo corrispondente da Roma, Tom Kinton, cerca ance di delineare quali possano essere le possibili conseguenze politiche di questa peculiare situazione. 

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Macron e Merkel provano a salvare l'Europa e loro stessi

 

New York, 20 giu - (Agenzia Nova) - Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si sono incontrati ieri, in un'occasione che doveva segnare una risposta inequivoca di Berlino alle proposte di Parigi per l'accelerazione dell'integrazione politica ed economica europea. Ciò è in parte avvenuto, scrive il "New York Times", ma l'incontro è stato oscurato dal tema che sta dominando il dibattito politico nell'Ue e minando la tenuta del governo tedesco: l'immigrazione. La risposta di entrambi i leader a questa crisi, scrive il quotidiano usa, è stata quella di promuovere l'espulsione dei richiedenti asilo verso i paesi comunitari che per primi hanno registrato la loro domanda. Macron ha detto di essere pronto a farlo per i migranti respinti dalla Germania che abbiano presentato domanda di asilo in Francia. Tale piano, però, si preannuncia ovviamente assai oneroso per i paesi di primo approdo, Italia e Grecia; e il nuovo governo populista di Roma difficilmente riterrà praticabile o soddisfacente tale risposta. Il progetto, inoltre, si tradurrebbe in respingimenti alla frontiera, come richiesti dagli alleati bavaresi di Merkel della Csu, e dunque nella creazione di fatto di confini all'interno dell'area di Schengen. Merkel, dal canto proprio, ha invece dato l'assenso a un bilancio comune per le economie dell'euro, che sarebbe separato dal bilancio dell'Unione europea e adottato entro il 2021. Il cancelliere tedesco ha fatto anche riferimento all'espansione dei meccanismi europei di assistenza alla disoccupazione. L'intento di Berlino è chiaro: spingere i paesi europei, e in particolare l'Italia, a continuare a farsi carico del peso dell'immigrazione verso l'Europa, in cambio di concessioni sul fronte dei conti e dello stato sociale. Macron, sottolinea il "New York Times", ha ottenuto da Merkel aperture sino a poco tempo fa impensabili, ma non ha certo ottenuto quanto sperava, ad esempio per quanto riguarda la creazione di un ministero delle Finanze europeo, che Berlino interpreta come un inaccettabile passo verso una unione dei trasferimenti. 

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Macron e Merkel concordi circa i respingimenti verso i paesi di primo approdo

 

Berlino, 20 giu - (Agenzia Nova) - Germania e Francia sono concordi riguardo la necessità di un rapido respingimento dei richiedenti asilo registrati in altri paesi della Ue. Lo ha dichiarato ieri il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo un incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel a Meseberg. Merkel ha tentato di disinnescare le tensioni interne alla sua amministrazione promuovendo "accordi bilaterali e multilaterali" per il respingimento dei migranti nei paesi comunitari dove hanno inizialmente presentato domanda di asilo, vale a dire soprattutto Italia e Grecia. Non è chiaro però quanto quei due paesi, e l'Italia in particolare, apprezzino l'iniziativa. Nel frattempo, al vertice Ue di fine giugno, i leader vogliono anche concentrarsi sulla creazione di "piattaforme" per la presentazione delle domande di asilo al di fuori dell’Europa, ad esempio in Nord Africa, secondo quanto riportato dall’agenzia “Reuters”. In tali centri si dovrebbe operare una distinzione tra migranti economici e quanti hanno diritto allo status di rifugiati, riducendo così i flussi migratori illegali verso l'Europa. Il progetto include anche un appello a tutti gli Stati membri - in buona sostanza, ai paesi di primo approdo - perché impediscano ai richiedenti asilo di proseguire verso altri paesi dell’Unione. Macron ha detto che Germania e Francia hanno lavorato insieme per trovare una soluzione per diversi Stati colpiti, come Italia, Grecia e Spagna. “Continueremo a lavorare su questi temi con tutti i nostri partner”. Secondo Macron, sarebbe necessario un “efficiente sistema di solidarietà e responsabilità”. “Il rischio umanitario inizia quando si lascia la costa libica”, ha detto Macron, pertanto ha sostenuto la proposta della Commissione Ue di aumentare i dipendenti dell’organizzazione di protezione delle frontiere Frontex fino a un numero di 10.000. Inoltre deve essere ampliato l’attuale Fondo europeo di salvataggio (Mes) per evitare nuove crisi finanziarie.

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Europa, il politologo Claus Leggewie pessimista sul futuro

 

Berlino, 20 giu - (Agenzia Nova) - In un’intervista rilasciata alla “Frankfurter Allgemeine Zeitung” il politologo Claus Leggewie parla delle crescenti tensioni in Europa in materia di accoglienza dei rifugiati. Sarebbe bastato un approccio più coordinato con la Francia e non abbandonare l’Italia e la Grecia, secondo il politologo, per evitare di giungere al punto di rottura attuale, simboleggiato dall'ascesa del nuovo governo populista italiano. Il cancelliere tedesco, la cristiano democratica Angela Merkel ha intrapreso da tempo una linea di compromesso e ha dovuto dire addio alla sua linea umanitaria, che nel 2015 ha causato l'afflusso di oltre un milione di immigrati in Europa. Il cancelliere tedesco è sotto enorme pressione, con i Cristiano-sociali decisi a indurire ulteriormente le politiche nazionali in materia di immigrazione e asilo. Il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, non solo intende limitare gli ingressi nel paese ma parla anche di rimpatriare mezzo milione di immigrati irregolari. Anche per questa ragione il professore si dice scettico su una soluzione di compromesso al prossimo vertice di fine giugno del Consiglio europeo. Gli Stati finora più generosi si ritireranno poco a poco e quelli meno generosi non cambieranno posizione. La Francia e il Regno Unito dovrebbero essere più aperti di quanto non lo siano stati finora e la Ue dovrebbe cercare di trovare un accordo con Polonia e Ungheria. Se la Merkel fallisse ciò comporterebbe la scomparsa della Ue, con conseguenze imprevedibili, avverte Leggewie. Le frontiere esterne vanno tenute sotto controllo, ma con una responsabilità condivisa. La Ue deve garantire che i confini siano controllati meglio in modo che non vi sia un afflusso sfrenato. Allo stesso tempo non deve chiudere i confini, ma "tenerli aperti per i rifugiati". Il professore si dice pessimista in merito al futuro dell'Ue, perché non c’è una volontà da parte degli Stati europei di raggiungere un compromesso e il modello “Salvini” appare oggi il più efficace e popolare. A questo proposito, Leggewie propone di ridurre i margini di esposizione mediatica delle figure contrarie all'accoglienza.

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