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L'Europa alle prese con il governo Lega-M5s. Esulta Le Pen

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Sueddeutsche Zeitung, Libération, Guardian, New York Times...

Italia, i populisti ci riprovano

Berlino, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - Il caos politico che ha caratterizzato l'Italia negli ultimi giorni, col veto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a un governo "populista" dalle posizioni euroscettiche in materia di economia, e la successiva nomina di un tecnico, Carlo Cottarelli, per un governo "neutrale" di transizione, ha segnato una svolta inattesa ieri: dopo la reazione spaventata dei mercati, e constatata una propensione alla mediazione tra Movimento 5 Stelle e Lega, il capo dello Stato ha dato il via libera a un esecutivo politico guidato da Giuseppe Conte. All'economista Paolo Savona, di cui Mattarella aveva respinto la nomina alle Finanze, andrà invece il dicastero dei rapporti con l’Unione europea. Il cancelliere tedesco, la cristiano democratica Angela Merkel, ha detto giovedì a Lisbona che si avvicinerà “apertamente” e “costruttivamente” al nuovo governo di Roma. Quest’opinione sembrava una risposta al commissario Ue Guenther Oettinger, che aveva innescato durissime polemiche dicendosi convinto che i mercati avrebbero "insegnato" agli italiani a ponderare il loro voto.

Leggi l’articolo della Sueddeutsche Zeitung

Italia, il presidente approva il governo populista di Roma

Londra, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - In Italia il partito anti-sistema Movimento 5 stelle (M5s) e la Lega di destra hanno strappato l'approvazione del presidente Sergio Mattarella per il lancio di un governo populista, mettendo così fine alla crisi politica che ha attanagliato il paese per quasi tre mesi ed ha spaventato i mercati internazionali: il presidente del Consiglio designato dall'alleanza M5s-Lega, il professore Giuseppe Conte, ha presentato a Mattarella nella tarda serata di ieri giovedì 31 maggio al palazzo del Quirinale la lista dei ministri, che a questo punto dovrebbero prestare giuramento nel pomeriggio di oggi venerdì 1° giugno; l'accordo corona la sorprendente ascesa al potere di due forze populista nel paese che rappresenta la terza economia dell'eurozona.

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I partiti populisti italiani ottengono il via libera per il governo

New York, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha dato il via libera alla formazione di un governo populista di Movimento 5 stelle e Lega. Lo riferisce la stampa Usa, ricordando che solo pochi giorni fa Mattarella aveva opposto il veto alla proposta dei medesimi partiti di porre l'economista euroscettico Paolo Savona a capo del ministero delle Finanze. I leader dei due partiti hanno presentato ieri una lista dei ministri leggermente modificata, che ha ottenuto l'assenso del presidente. Il nuovo governo, che giurerà oggi, dovrà chiedere la fiducia del parlamento, dove i due partiti dispongono assieme della maggioranza. A Bruxelles, scrive il "New York Times", si teme un rafforzamento dell'asse "identitario" che include Polonia e Ungheria. "Bloomberg" parla di una "sfida all'Europa", e cita Lorenzo Codogno, ex economista del Tesoro italiano, secondo cui "il rischio di una traiettoria in stile Syriza non può essere sottovalutato".

Leggi l’articolo del New York Times

Marine Le Pen si congratula con Matteo Salvini per il nuovo governo

Parigi, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - La presidente del Front National, Marine Le Pen, si è complimentata su Twitter con il leader della Lega e suo alleato in Europa, Matteo Salvini, per la nascita di un nuovo governo in Italia. Lo riferisce “Libération. “Complimenti alla coalizione di @matteosalvini e alla Lega che finalmente formano il nuovo governo italiano. È una vittoria della democrazia sulle intimidazioni e le minacce dell’Unione europea. Niente impedirà il ritorno dei popoli sulla scena della Storia!”. Ha scritto Le Pen sul suo account. “Libération” ricorda che oggi si terrà il giuramento.

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L’Italia minaccia di spazzare l’euro

Berlino, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - Quella passata, anche per gli standard italiani, è stata una settimana turbolenta che ora sta volgendo fortunatamente al termine. L’Italia, ricorda il quotidiano tedesco, dalla Seconda guerra mondiale ha visto succedersi 65 governi, e in nessun altro paese europeo c’è tanta sfiducia nei confronti dello Stato e dei suoi politici come in Italia. Prima di aderire all'euro, sostiene "Handelsblatt", l'Italia "compensava la sua scarsa competitività economica con la svalutazione regolare della lira". Con l’introduzione della moneta unica questo non è più possibile. La crisi del paese, sostiene il quotidiano, non può davvero sorprendere nessuno, eppure il nuovo teatro politico all’italiana ha una nuova qualità: lo spettro dell’uscita dalla zona euro. Tutti temono che l’Italia possa essere la prossima Grecia, ma la dimensione economica è completamente diversa. Il paese è semplicemente troppo grande e se l’Italia fallisse, scrive "Handelsblatt", fallirebbe pure l'euro. Questa è la paura di Bruxelles, Berlino e Francoforte. Il capo dell’Ifo di Monaco ha apertamente parlato di “ricatto”. Il grande vincitore del nuovo governo è Matteo Salvini, leader euroscettico della Lega. Si è "autoproclamato difensore del popolo italiano". La politica di Berlino è in allerta, anche se non vuole farlo apparire. “L’Italia è un membro importante dell’Unione europea”, afferma il cancelliere Angela Merkel. La Germania vuole cooperare con ogni governo in Europa, ma i “principi” della zona euro devono essere rispettati, ha dichiarato Merkel. Un cauto riferimento ai criteri di Maastricht, che sono "attualmente sotto attacco a Roma". I politici tedeschi, scrive "Handelsblatt", sanno quanto sia esplosiva la situazione, e sanno quanto sono sensibili gli italiani a qualsiasi consiglio esterno. Solo Guenther Oettinger pare ignorarlo, ammette il quotidiano. La "radicalizzazione della politica italiana", anche in termini economici, è già stata accennata nelle negoziazioni della coalizione di Lega e 5 stelle nelle ultime settimane. Per quanto diverse possano essere entrambe le parti, hanno comunque "una relazione decisamente non ortodossa con il denaro". Non pensano al risparmio, sostiene il quotidiano tedesco, che avverte: "è grazie a un italiano residente circa 1.500 chilometri a nord di Roma che l’Italia può ancora rifinanziarsi: Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea (Bce)". “L’Italia si affida al supporto della Bce per rimanere solvibile”, afferma Thomas Mayer, capo ricercatore presso il gestore patrimoniale di Colonia Flossbach von Storch. Sebbene il debito nazionale dell’Italia sia aumentato dal 102 al 132 per cento del Pil dall’inizio della crisi finanziaria nel 2008, i costi di rifinanziamento sono diminuiti drasticamente. Non è detto però che Draghi "sia disposto a sostenere un governo che viola intenzionalmente le regole di stabilità europee". Sarebbe anche illegale, perché la Bce potrebbe intervenire, se non del tutto, solo se il Paese aderisse a un programma di salvataggio con condizioni rigorose. Inoltre c’è il problema dell’elevata disoccupazione giovanile, al 31,7 per cento, con una produzione industriale stagnante e un reddito pro capite inferiore a 20 anni fa. Oltre alla crisi del sistema bancario. Tutto ciò è un paradosso, perché l’Italia "non è povera", scrive "Handelsblatt", tornando a far riferimento, come in diverse occasioni da parte della stampa tedesca nelle ultime settimane, all'opportunità di una patrimoniale nella Penisola. "Handelsblatt" contesta anche all'Italia inefficienze nell'esazione fiscale. Le entrate fiscali di 450 miliardi nel 2017 sono state compensate da perdite per evasione fiscale di 180 miliardi. "L’evasione fiscale è uno sport popolare in Italia", scrive il quotidiano, "e allo stesso tempo l’espressione più chiara di fallimento di vasta portata dello Stato".

Leggi l’articolo dell’Handelsblatt

Italiani arrabbiati con Juncker secondo cui dovrebbero lavorare di più

Londra, 1 giu 08:43 - (Agenzia Nova) - Il leader della Lega e vicepremier italiano in pectore, Matteo Salvini, ha accusato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, di aver fatto un commento "vergognoso e razzista" contro gli italiani. Pochi minuti dopo il raggiungimento dell'accordo per la formazione di un governo populista a Roma, nella serata di ieri giovedì 31 maggio, Salvini, ha reagito con rabbia alla notizia che Juncker, parlando al Parlamento europeo, aveva dichiarato che gli italiani dovrebbero lavorare di più ed essere meno corrotti: "Con il nuovo governo faremo sì che i diritti e la dignità di 60 milioni di italiani siano rispettati" ha detto Salvini, aggiungendo che i suoi compatrioti si attendono collaborazione e non insulti dall'Europa; lo scontro è solo il primo dei molti che con ogni probabilità si verificheranno tra i vertici Ue ed il nuovo governo euroscettico dell'Italia. 

Leggi l’articolo del Guardian

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