Lapo Elkann (foto LaPresse)

Il ritorno di Lapo Elkann

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Times, Faz, Pais

Terrorismo in Italia: allarme dal ministero dell’Interno

 

Berlino, 30 mar - (Agenzia Nova) - Dopo gli arresti di numerosi islamisti nei giorni scorsi, il ministro dell'Interno italiano, Marco Minniti (Pd) ha lanciato l’allarme. In una conversazione con il quotidiano “La Stampa” di mercoledì scorso, il ministro uscente ha avvertito del pericolo di un attacco terroristico in Italia, "mai così grande come in questo momento”, ha dichiarato. Martedì scorso le forze speciali della polizia hanno arrestato il capo di un centro culturale islamico a Foggia, in Puglia. L’uomo di 58 anni egiziano ha invitato i bambini a lui affidati all’educazione religiosa islamica per “combattere gli infedeli, tagliare le loro teste con le spade o farli esplodere con cinture esplosive”, hanno detto le autorità. Come parte dell’operazione di polizia “Bad Teacher” contro gli egiziani naturalizzati, sono stati congelati i suoi conti bancari. Secondo la polizia, il centro culturale di Foggia era anche frequentato da un sospetto terrorista proveniente dalla Cecenia, arrestato nel luglio 2017 e poi rimpatriato. In un’altra azione la polizia ha arrestato mercoledì mattina a Torino la ventitreenne Elmahdi Halili, per appartenenza e propaganda all’organizzazione terroristica Isis. Oltre agli italo-marocchini sono state fermate per interrogatori altre persone a Bergamo, Milano, Modena, Napoli e Reggio Emilia. Anche l’attacco terroristico di Carcassonne, in Francia, ha fatto lanciare a Minniti l’allarme, ricordando come l’Italia abbia combattuto con successo finora contro il terrorismo islamista. Oltre alla Francia sono state colpite la Gran Bretagna, il Belgio, la Germania e la Danimarca. L’Italia è stata fortunata? Quasi due milioni di musulmani vivono in Italia, almeno il doppio in Francia. Secondo le informazioni fornite dal ministero dell’Interno a Roma, negli ultimi anni circa 130 musulmani, prevalentemente giovani, sono andati in Siria e in Iraq per unirsi all’Isis. Nello stesso periodo, più di 1.700 musulmani provenienti dalla Francia avranno probabilmente aderito all’Isis. Al successo sinora conseguito dall'Italia nel contrasto al terrorismo, scrive la "Frankfurter Allgemeine Zeitung"; ha certamente contribuito una politica più intransigente. Minniti ha sottolineato nella conversazione con la “Stampa” che, solo quest’anno, 29 terroristi sospettati sono stati rimpatriati nei loro paesi d’origine. Nel 2017 i rimpatri erano stati 132, e nel 2015 e nel 2016, rispettivamente, circa 60. Francesco Marone, esperto di terrorismo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) di Milano è convinto che “i rimpatri italiani sono stati cruciali per il successo del paese nel prevenire attacchi islamici”. L’Italia ha espulso più estremisti di qualunque altro paese europeo, ha affermato Marone. In Italia, la strada per gli immigrati verso la cittadinanza è più difficile e lunga che nella maggior parte dei paesi della Ue. Di conseguenza, gli estremisti che dispongono della cittadinanza italiana sono relativamente pochi, ed è dunque possibile procedere all'espulsione verso i paesi d'origine. Anche gli anni di esperienza dei pubblici ministeri italiani nella lotta contro la criminalità organizzata hanno contribuito al successo nella prevenzione degli attacchi. Ma Minniti ora avverte: “Nessuno ha mai detto che sia finita”. Al contrario, le minacce si sono intensificate. Il successo degli iracheni e siriani nella lotta contro le roccaforti Mosul e Raqqa hanno ridotto il territorio della “Califfato”. Ma i combattenti fuggiti sono ora una crescente minaccia per l’Italia e altri Stati dell’Unione europea.

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La situazione politica non ha nessun impatto sugli affari, dice il direttore generale assicurazioni Generali

 

Parigi, 30 mar - (Agenzia Nova) - La situazione politica italiana “non ha nessun impatto sugli affari” in quanto “gli italiani sono abituati a questo genere di incertezza” e le “istituzioni del paese sono solide”. È quanto afferma Philippe Donnet, amministratore delegato della compagnia di assicurazioni italiana Generali, in un’intervista rilasciata a “Les Echos”. “L’economia italiana è caratterizzata anche da un tessuto efficace di piccole e medie imprese familiari dinamiche e molto esportatrici” ha dichiarato Donnet, riconoscendo che “non ci sono rischi che l’Italia esca dalla zona euro”. “L’Italia deve essere molto più attiva in Europa e fare parte del motore europeo. È necessario che la coppia franco-tedesca si allarghi per portare a termine il progetto volto verso una maggiore integrazione” ha affermato Donnet. In merito all’elezione del presidente Emmanuel Macron, Donnet afferma che adesso “si ricomincia ad ammirare la Francia” visto che “lo sguardo degli investitori è completamente cambiato”.

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Lapo Elkann torna al ruolo di imprenditore

 

Madrid, 30 mar - (Agenzia Nova) - Il controverso erede di una delle famiglie più famose e prestigiose d’Italia, Lapo Elkann, è tornato nel mondo degli affari con la sua ultima metamorfosi, e ha firmato un accordo con la Disney attraverso la sua società, Italia Indipendent. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais” che aggiunge come la nuova collaborazione verterà sulla creazione di una nuova linea di occhiali che verranno indossati da Topolino per celebrare il suo novantesimo compleanno, il prossimo settembre.

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Papa Francesco "abolisce l'inferno" dicendo che le anime dei peccatori non pentiti semplicemente svaniscono

 

Londra, 30 mar - (Agenzia Nova) - L'esistenza dell'inferno è stata una dottrina accettata dalla Cristianità sin dalla sua fondazione, ma ora Papa Francesco sembrerebbe averlo abolito: in una dichiarazione che non mancherà di far infuriare i cattolici conservatori, il Pontefice avrebbe detto che nell'aldilà le anime dei peccatori che non si pentono non saranno punite, bensì semplicemente spariranno. "L'inferno non esiste, esiste invece la scomparsa delle anime dei peccatori", avrebbe spiegato papa Francesco in una conversazione avuta in Vaticano a Roma con il 93enne Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano italiano "La Repubblica".

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“Baby”, lo scandalo che ha scosso l’alta società italiana raccontato da Netflix

 

Madrid, 30 mar - (Agenzia Nova) - Il distributore statunitense di contenuti online Netflix ha deciso di dedicare la sua terza produzione italiana agli intrecci e allo scandalo sulla prostituzione minorile che tre anni fa ha sconvolto l’alta società della capitale. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais”, che ricorda come la storia, incentrata su due studentesse di 14 e 15 anni del quartiere borghese dei Parioli che si prostituivano per comprare vestiti di alta moda e cellulari di ultima generazione, abbia coinvolto anche Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini. 

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