Per i mercati il voto in Italia non è più una minaccia, dice il Wsj

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Wsj, Financial Times, Times, Telegraph

 

Economia: ininfluente il rischio Italia per i mercati

 

New York, 1 feb - (Agenzia Nova) - Lo scorso anno le elezioni politiche italiane di marzo erano considerate capaci di dividere l’Eurozona, ora, a cinque settimane dal voto, non più. Lo sostiene il quotidiano “Wall Street Journal”, che spiega come molti asset italiani abbiamo superato quelli di altri paesi europei grazie in parte all’espansione dell’economia e al ridursi della disoccupazione. Inoltre, i movimenti anti-establishment non sono più vissuti come minacce, una situazione che ha rassicurato gli investitori con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale, una tendenza abbastanza comune in Italia in occasione delle elezioni. Con il voto sul referendum costituzionale del dicembre 2016 si speculò sui pericoli che si sarebbero abbattuti sul paese in caso di rigetto e poi quando gli italiani bocciarono il progetto di riforma, nulla di minaccioso accadde. L’indice Mib italiano quest’anno si trova al pari di Germania, Francia e Spagna. E, sebbene la ripresa economica sia stata lenta secondo gli standard dell’Eurozona, gli ultimi dati sul Prodotto interno lordo italiano (Pil) mostrano una crescita dell’1,7 per cento a settembre 2017, il rialzo più veloce dal 2011. Il tasso di disoccupazione al 10,8 per cento è il più basso dal 2012. Il sistema bancario ha cercato di fare pulizia al suo interno. I titoli europei restano indietro rispetto agli statunitensi, ma hanno iniziato bene l’anno, i mercati italiani in particolare.

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[Aggiornamento ore 18:00] Bridgewater scommette contro Piazza Affari mentre si avvicinano le elezioni del 4 marzo. L'hedge fund Usa ha aumentato le sue posizioni ribassiste, vendendo allo scoperto le azioni di 18 blue chip. Oggetto delle scommesse ribassiste, che emergono dagli aggiornamenti della Consob sulle posizioni nette corte, sono tra gli altri Intesa, Unicredit, Enel, Eni, Generali, Atlantia, Terna e Snam. Secondo i calcoli di Bloomberg, da ottobre Bridgewater ha triplicato le sue posizioni da 1,1 a 3 miliardi di dollari.

  


   

Italia: la resurrezione di "San" Silvio Berlusconi

 

Londra, 1 feb - (Agenzia Nova) - Il quotidiano economico britannico "The Financial Times" oggi 1° febbraio pubblica un lunghissimo reportage sulla situazione in Italia in vista delle elezioni parlamentari del 4 marzo prossimo, in cui essenzialmente vengono analizzati i modi e le ragioni del sorprendente ritorno di Silvio Berlusconi al centro della vita politica italiana. James Politi, il corrispondente da Roma del "Financial Times", nel suo articolo mette in evidenza luci e ombre di una possibile vittoria elettorale della coalizione di centro-destra guidata da Berlusconi, soprattutto nella prospettiva dei rapporti con l'Europa. Nonostante i problematici rapporti passati marcati nei suoi confronti dalla sfiducia e dalla diffidenza dei leader europei, l'ironia dell'attuale situazione italiana, scrive Politi, è che diversi governi di paesi membri dell'Ue oggi tifano proprio a favore di Berlusconi: un buon risultato elettorale del suo partito Forza Italia, infatti, probabilmente significherà un indebolimento del Movimento 5 stelle e anche della euroscettica Lega nord, che pure fa parte della coalizione di centro-destra. A Bruxelles, conclude il "Finacial Times" hanno paura dei partiti populisti italiani persino più che di Berlusconi. 

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Cinquestelle e Forza Italia imbarazzati dai legami con la malavita dei loro candidati

 

Londra, 1 feb - (Agenzia Nova) - Il Movimento 5 stelle (M5s), il partito populista che è in testa nei sondaggi in vista delle elezioni italiane di marzo, ieri mercoledì 31 gennaio si è trovato in grave imbarazzo quando è emerso che alcuni dei suoi candidati hanno legami con la malavita, sono rimasti coinvolti in risse o addirittura sono attivi in altri partiti. I problemi per il M5s sono iniziati all'indomani della presentazione, da parte del "capo politico" Luigi Di Maio, ha presentato i candidati orgogliosamente definiti "super-competenti" e scelti per le loro capacità e per la loro esperienza: in cima alla lista c'era il vice-ammiraglio Rinaldo Veri; successivamente si è scoperto che già ricopre l'incarica di consigliere regionale, eletto nella coalizione guidata dal Partito democratico (Pd) di centro-sinistra, acerrimo rivale del M5s. Poi è emerso un video che ritrae il candidato al Senato Emanuele Dessi ballare con il capo del clan malavitoso di Ostia Domenico Spada, soprannominato "Vulcano"; a peggiorare ulteriormente le cose è saltato fuori una dichiarazione di Dessi, da lui stesso postata sul web, in cui afferma di aver pestato tre immigrati rumeni che lo avrebbero insultato. Secondo i sondaggi, il M5s raccoglierebbe quasi il 30 per cento delle preferenze e quindi il 4 marzo prossimo sarebbe il partito più votato; ma potrebbe essere battuto dalla coalizione di partiti guidata da Silvio Berlusconi. Che però ha anch'essa qualche scheletro nell'armadio: particolarmente contestata è la candidatura in Campania di Luigi Cesaro, che in passato è stato accusato di avere fatto accordi con la Camorra ma poi è stato assolto. Cesaro è stato inserito nelle liste elettorali del partito Forza Itaia di Berlusconi nonostante il fatto che due suoi fratelli sono sotto processo per appartenenza ad organizzazione mafiosa; sempre ieri è emerso il ministero della Giustizia sta indagando sull'imparzialità del giudice Giuseppe Cioffi che ha presieduto il processo in cui Cesaro è stato assolto: è saltata fuori una foto infatti che ritrae il magistrato ad una convention di Forza Italia in cui parlava Berlusconi.

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Mediterraneo, nuova operazione di Frontex a caccia di sospetti jihadisti dell'Isis

 

Londra, 1 feb - (Agenzia Nova) - A partire da oggi giovedì 1° febbraio l'Agenzia europea per le frontiere (Frontex) lancerà una nuova operazione navale militare nel Mar Mediterraneo per far fronte al pericolo di infiltrazioni di terroristi jihadisti: c'è infatti il timore che, dopo la caduta del cosiddetto "Califfato" dello Stato islamico in Siria ed Iraq (Isis), i superstiti miliziani jihadisti vogliano vendicarsi cercando di raggiungere l'Europa mescolandosi ai migranti che arrivano in Italia provenienti dalle coste del Nordafrica. Ieri mercoledì 31 gennaio Frontex ha dunque annunciato la nuova "Operazione Themis": oltre a continuare a contribuire al salvataggio dei migranti in mare, la missione avrà "un accresciuto obbiettivo di applicazione della legge" europea e quindi includerà "raccolta di intelligence ed altri mezzi finalizzati ad individuare i jihadisti e le minacce terroristiche.

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Le aziende francesi ed italiane sperano in una magnifica amicizia

 

Londra, 1 feb - (Agenzia Nova) - Il quotidiano economico britannico "The Financial Times" ha pubblicato un articolo della sua corrispondente da Miano, Rachel Sanderson, dedicato alla riunione che si è tenuta lo scorso venerdì a Villa Blanc a Roma tra alcuni ministri italiani e francesi e diversi capi di grandi aziende dei due paesi attive soprattutto nel settore della difesa. La riunione è stata presieduta dal ministro italiano del Tesoro, Pier Carlo Padoan, e da quello francese dell'Economia, Bruno Le Maire. Al centro del meeting c'era la reciproca intenzione di superare le incomprensioni e le diffidenze tra i due paesi sorte su diversi dossier politici e industriali, a cominciare dalla questione dei cantieri navali francesi STX di Saint Nazaire in via di acquisizione da parte del gruppo navale italiano Fincantieri. La riunione si è svolta, secondo la giornalista britannica, in un'atmosfera di "bonomia" ("bonhomie", in francese nel testo dell'articolo; ndr). Ma, secondo il "Financial Times", l'obbiettivo di riportare questa "nuova bonomia" nelle relazioni politico-economiche tra i due paesi potrebbe essere messo a repentaglio dai risultati delle incombenti elezioni che si terranno in Italia il 4 marzo prossimo, in vista delle quali i sondaggi vedono in testa la coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi che non è mai stato tenero nei confronti dell'espansionismo finanziario nella Penisola da parte della Francia.

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