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Non solo la Sicilia, così il centrodestra può tornare al governo

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Bloomberg Business Week, Vanguardia, Telegraph...

Italia, il centro-destra trae dalle elezioni in Sicilia nuove speranze di vittoria

Londra, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Le elezioni politiche che si terranno in Italia verosimilmente nel marzo prossimo sembrano orientate a confermare l'attuale trend politico all'opera in Europa: lo scrive sul quotidiano britannico "The Financial Times" l'autorevole commentatore Tony Barber alla luce del risultato delle elezioni regionali in Sicilia. Secondo Barber dunque, dal ciclo di 12 mesi di elezioni svoltesi in Olanda, Bulgaria, Francia, Regno Unito, Norvegia, Germania, Austria e Repubblica Ceca sono emersi quattro aspetti principali: la vittoria dei partiti di destra; la vera e propria rotta della sinistra tradizionale; l'esclusione dei movimenti populisti dai governi nazionali; e la difficoltà di formare stabili coalizioni di governo dopo il voto. I primi tre aspetti dovrebbero essere confermati anche dal voto della primavera 2018 in Italia; a causa della frammentazione del quadro politico italiano, però, dalle prossime elezioni rischia di emergere l'esito più problematico di tutti. Sulla base dei risultati del voto siciliano e dei sondaggi di opinione, secondo il "Financial Times" il centro-destra italiano, anche se vittorioso, non dovrebbe riuscire a conquistare una chiara maggioranza parlamentare: per formare un governo dovrà quindi formare una coalizione con una parte della sinistra. Il Partito democratico di centrosinistra potrebbe perciò partecipare ad un futuro governo guidato da un presidente del Consiglio di destra; ma a quel punto, nota Tony Barber, si riproporrà la situazione già tanto spesso sperimentata nella storia dell'Italia: per quanto tempo potrebbe durare una simile coalizione di governo? 

Leggi l’articolo del Financial Times

"Bloomberg": le privatizzazioni all'italiana lasciano perplessi gli investitori

New York, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Il tentativo dello Stato italiano di scalfire la superficie del suo debito pubblico tramite la cessione di asset alla Cassa depositi e prestiti rappresenta una strategia di privatizzazione poco chiara che esclude i potenziali acquirenti commerciali, scrive "Bloomberg", che a questo proposito interpella Wolfgango Piccoli, senior analist di Teneo Intelligence (Londra). Secondo l'analista finanziario, "in questo modo, il governo (italiano) sarà in grado di raccogliere qualche fondo senza far fronte alla reazione politica che verrebbe innescata dalla vendita di asset così importanti". La cessione di quote di partecipazione di Eni ed Enac alla Cdp, prosegue Piccoli, "è una 'privatizzazione all'italiana', che punta a rimuovere delle entità dal bilancio dello Stato mantenendole sostanzialmente sotto il controllo del governo".

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Italia: miglior risultato europeo nel riciclaggio di imballaggi

Parigi, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - “Les Echos” afferma che “l’Italia è campione europeo di recupero e riciclaggio degli imballaggi”, con un tasso del 76,9 per cento, quasi il doppio della media europea. In circa venti anni nella Penisola sono stati recuperati e riciclati 56 milioni di rifiuti da imballaggio. Il quotidiano economico sottolinea il ritorno economico di questa attività, con 6 mila imprese che impiegano 155mila dipendenti. Nonostante i buoni risultati, il giornale ricorda che non tutte le regioni hanno le strutture necessarie per questo tipo di operazioni. In particolare, in meridione presenta gravi carenze che lo costringono a portare a nord i rifiuti destinati al riciclaggio. 

Leggi l’articolo dell’Echos

L’Italia accoglierà 1.000 rifugiati fino al 2019

Madrid, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - L’Italia riceverà fino a 1.000 rifugiati entro il 2019 provenienti dai campi profughi del Marocco e del Libano. Gli arrivi avverranno in modo sicuro attraverso corridoi umanitari creati e organizzati dalla Comunità cattolica di Sant’Egidio. Lo ha comunicato il ministero degli Interni italiano, stando a quanto pubblicato ieri dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia”. L’iniziativa è in continuità con l’accordo siglato da queste comunità con il governo italiano che già nel 2015 aveva consentito il trasferimento di altri 1.000 rifugiati, provenienti soprattutto dalla Siria

Leggi l’articolo della Vanguardia

I fan della Nutella infuriati per l'annuncio della modifica della ricetta

Londra, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - La Ferrero, l'azienda che produce la crema al cioccolato più famosa del mondo, ha confermato la denuncia fatta dal Centro per la protezione dei consumatori di Amburgo, in Germania: la ricetta della Nutella è cambiata, c'è un pò meno cacao e un pò più di latte in polvere; la denuncia e la successiva ammissione della Ferrero hanno provocato una tempesta di proteste da parte degli amanti della Nutella in tutto il mondo.

Leggi l’articolo del Telegraph

 


PANORAMA INTERNAZIONALE


 

L'Europa non ha perso il soft power

Mosca, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - L'attività del Consiglio russo-italiano per la cooperazione economica, industriale e finanziaria, risponde agli interessi della politica economica italiana. "La competenza dell'Unione europea nella sfera economica ha una definizione molto chiara. Ma allo stesso tempo, ciascuno degli Stati dell'Unione europea, l'Italia, naturalmente, ha interessi nazionali e segue questi interessi quando si tratta di un dialogo economico con i partner. Pertanto, il lavoro all'interno del Consiglio per la cooperazione economica non è solo utile, è necessario. Abbiamo un'opportunità per valutare le prospettive dei nostri legami economici, profondi e multilaterali, in modo innovativo, con l'accento su quelle aree di attività in cui le economie dei nostri paesi si reciprocamente si completano”, ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano nell’intervista rilasciata ieri al quotidiano “Rassijskaja Gazeta”. “Comprendendo per questo motivo, nel 2016, dopo una pausa di quattro anni, il governo italiano ha intensificato il proprio lavoro all'interno del Consiglio di cooperazione italo-russo. Sono sicuro che la nostra riunione attuale sarà una pietra miliare di successo nell'agenda bilaterale”, ha aggiunto il ministro Alfano, secondo il quale la presenza attiva della parte russa al dimostra fiducia nella politica economica specifica dell’Italia. “Le relazioni economiche bilaterali tra Roma e Mosca si sono sviluppate molto prima dell'emergere di una zona economica paneuropea. La nostra cooperazione è un fattore naturale per le autorità e per la società civile di entrambi i paesi”, ha affermato il ministro degli esteri italiano.

Leggi l’articolo della Rassijskaaj Gazeta

Negoziati Brexit, sottosegretario Gozi scorge progressi sul fronte dei diritti dei cittadini comunitari

New York, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Intervistato da "Bloomberg", il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega agli affari europei, Sandro Gozi, fa il punto dei negoziati tra Londra e Bruxelles per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea dopo l'ultimo confronto con il segretario britannico per la Brexit, David Davis. l sottosegretario riscontra progressi positivi sul fronte dei diritti dei cittadini comunitari che vivono e lavorano sul suolo britannico, ma avverte che c'è ancora lavoro da fare sul fronte degli obblighi finanziari di Londra. Il recente discorso del premier britannico Theresa May a Firenze è stato positivo, ha detto Gozi, perché per la prima volta Londra ha riconosciuto l'esistenza di obblighi finanziari nei confronti dell'Ue. Restano però da concordare "i dettagli, i criteri e i parametri", che saranno oggetto di discussione ai prossimi round di negoziati sulla Brexit.

Leggi l’articolo del Bloomberg Business Week

Draghi chiede uno sforzo congiunto di riduzione dei crediti problematici

Berlino, 8 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, ha chiesto sforzi concertati per ridurre i miliardi di crediti inesigibili presenti nei bilanci delle istituzioni finanziarie dell’area euro. Il problema non è ancora risolto, ha detto Draghi questo martedì in una conferenza sulla regolamentazione bancaria a Francoforte. Molte banche non sono ancora in grado di gestire grandi perdite. Tra le altre cose, il rapporto tra i crediti in sofferenza e il capitale è ancora molto alto. Le troppe sofferenze bancarie fanno sì che le banche non concedano nuovi prestiti e ciò rallenta la crescita economica. Per porvi rimedio le banche, l’autorità di vigilanza e le autorità di regolamentazione assieme a quelle nazionali devono unirsi in uno sforzo comune. Nel primo trimestre di quest’anno la Bce ha stimato che il volume dei crediti in sofferenza in pancia alle 120 banche che supervisiona fosse pari a 865 miliardi di euro, contro i 950 di un anno prima. Ma nonostante il progresso ottenuto “non ci deve essere alcuna compiacenza”, ha dichiarato Draghi, “giacché tali miglioramenti sono dovuti probabilmente al miglioramento della situazione economica”. Oltre alla vigilanza bancaria congiunta e a norme europee comuni per risolvere i problemi delle banche in crisi, occorre un’assicurazione transfrontaliera dei depositi bancari. Mentre i ministri delle Finanze dei Paesi dell’Euro hanno manifestato il proprio supporto a Draghi, quello italiano Pier Carlo Padoan ha criticato non tanto il merito, quanto il metodo e la tempistica delle soluzioni proposte. La supervisione della Bce aveva recentemente introdotto politiche di riduzione dei nuovi crediti in sofferenza, che comprendono anche scadenze per le istituzioni finanziarie. Un quarto di tutti i crediti problematici della zona euro, nel suo complesso a 844 miliardi di euro, sono stati accumulati dalle banche italiane. Questa è una conseguenza a lungo termine della crisi finanziaria mondiale e il risultato di anni di stagnazione economica del Paese. Di direzione opposta sono le critiche ricevute da Draghi da parte di Sabine Lautenschaeger, membro del direttorio esecutivo della Bce, in merito alla decisione dell'Eurotower di prorogare il quantitative easing, seppur dimezzato nell'importo mensile.

Leggi l’articolo dell’Handelsblatt

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