Unicredit, il salvataggio di Pop Vicenza e il ritorno di Girone

Redazione
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Wall Street Journal, Financial Times, Echos, Asahi Shimbun

    Italia, il beneficiario innominato del salvataggio bancario

    New York, 3 mag - (Agenzia Nova) - Il soccorso di Banca Popolare di Vicenza, settimo istituto bancario italiano, orchestrato dal governo lo scorso fine settimana, aveva un secondo obiettivo non dichiarato: proteggere la prima banca del paese, Unicredit Spa. Popolare di Vicenza ha annunciato nel tardo pomeriggio di sabato la vendita di 1,5 miliardi di euro di azioni di nuova emissione per acquisire nuovo capitale. Stando a fonti citate dal "Wall Street Journal", però, la banca di cui tutti erano davvero preoccupati era proprio Unicredit. Lo scorso anno la più grande banca del paese si era impegnata ad intervenire come garante per l'inoptato della Popolare di Vicenza; i regolatori temevano però che la banca non avesse la forza necessaria a tener fede al suo impegno a causa degli stretti margini di capitale; se il salvataggio fosse fallito, con Unicredit sarebbe stato trascinato a fondo l'intero settore bancario italiano. E' per questa ragione, ricostruisce il quotidiano Usa, che il governo è intervenuto pressando le banche del paese affinché sostenessero finanziariamente il nuovo fondo di garanzia Atlante, che dopo la bocciatura da parte della Borsa italiana, ha assunto su di sé l'onere di rilevare l'intera emissione azionaria di Popolare di Vicenza. "Era necessario un segnale forte", afferma Nikhil Srinivasan, responsabile degli investimenti di Assicurazioni Generali Spa, i maggiore assicuratore italiano, che partecipa al fondo con 150 milioni di euro. La dirigenza di Unicredit riteneva poi che le pessime condizioni del mercato avessero reso la ricapitalizzazione di Popolare di Vicenza il problema fondamentale per l'intero settore bancario italiano, e per tale ragione sosteneva di non dover affrontare da sola quello che a tutti gli effetti era divenuto un problema sistemico. Che i problemi di una piccola banca, per quanto gravi, potessero divenire una grave minaccia per il primo gruppo bancario del paese è una dimostrazione, secondo il "Wall Street Journal", dello stato di grave vulnerabilità in cui versa il sistema bancario italiano e della debolezza di Unicredit, che "come il resto del settore, patisce a causa degli interessi bassissimi, dell'economia moribonda e del monte crescente dei crediti deteriorati".


    Renzi recluta un consigliere di Obama

    Parigi, 3 mag - (Agenzia Nova) - Matteo Renzi è spesso accusato di circondarsi di un ristretto cerchio di consiglieri che conosce da tempo e che come lui vengono dalla Toscana: questa volta però si è assicurato i servizi di uno "spin doctor" statunitense, Jim Messina, che è stato eminenza grigia di Obama: uno degli artigiani della sua rielezione nel 2012. Il suo compito sarà di aiutare il presidente del Consiglio italiano ad assicurare la vittoria del referendum che nel prossimo mese di ottobre dovrebbe approvare la sua riforma costituzionale a cui Renzi ha legato il proprio futuro politico. I suoi servigi costeranno 100 mila euro al Partito democratico (Pd), più le spese. E uno dei primi consigli di Jim Messina è stato di non personalizzare troppo la campagna referendaria e di puntare invece sui benefici della riforma: riduzione dei costi e semplificazione della politica. In attesa del referendum di ottobre, a giugno ci saranno in Italia elezioni municipali molto delicate per Renzi e Messina è già al lavoro in particolare per affiancare il candidato del Pd a Milano: un impegno che servirà allo "spic doctor" statunitense di meglio comprendere le aspettative ed i comportamenti dell'elettorato italiano in vista del referendum. Quali che siano i risultati che Messina otterrà in Italia, non dovrebbero comprometterne la carriera: di lui si parla già come uno dei principali consiglieri di Hillary Clinton nel caso che ottenga l'investitura del Partito democratico Usa per arrivare alla Casa Bianca.


    L'Italia ed il Giappone vogliono un G7 orientato alla crescita

    Tokyo, 3 mag - (Agenzia Nova) - Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ed il suo omologo italiano Matteo Renzi hanno entrambi insistito nel loro incontro a Firenze sulla necessità che le necessarie riforme strutturali nei paesi avanzati siano accompagnate da politiche più flessibili in materia di conti pubblici. L'Italia ed il Giappone vogliono che i paesi del G7 diano un "segnale forte" di sostegno alla crescita, anche attraverso la spesa pubblica, nel prossimo vertice in calendario alla fine di maggio. Il premier giapponese, Abe Shinzo, aveva anticipato alla vigilia dell'incontro con il suo omologo italiano che Tokyo premerà sulle maggiori economie globali per uno sforzo ancor più deciso in direzione dello stimolo alla crescita.


    L'India consente al fante di marina Salvatore Girone di tornare in Italia

    New York, 3 mag - (Agenzia Nova) - Salvatore Girone, uno dei due fanti di marina italiani arrestati dalle autorità indiane nel 2012, con l'accusa di aver ucciso due pescatori del Kerala durante una missione anti-pirateria a bordo di una nave commerciale, potrà tornare in Italia. Nuova Delhi ha acconsentito al rientro del militare recependo il parere della Corte dell'Aja, secondo cui il militare può tornare temporaneamente in Italia per la durata dell'arbitrato internazionale pur rimanendo formalmente soggetto all'autorità della Corte Suprema indiana.


    Draghi risponde agli attacchi tedeschi

    Londra, 3 mag - (Agenzia Nova) - Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha respinto le critiche tedesche sulla riduzione del tasso di interesse di riferimento a zero, sostenendo che la politica monetaria ultra espansiva "non è il problema ma il sintomo di un problema di fondo" causato da un "eccesso globale di risparmio" e dalla mancanza di propensione per gli investimenti. Criticando implicitamente Berlino per la sua riluttanza a spendere per sostenere la crescita, il banchiere ha aggiunto che le richieste di tassi più alti implicano necessariamente un maggior intervento della politica fiscale per far crescere la domanda.


    Panorama internazionale

     


     

    Il secondo gasdotto Nord-Stream sotto accusa

    Berlino, 3 mag - (Agenzia Nova) - Soffia sempre più forte il vento politico contrario alla costruzione di un secondo gasdotto sul Mar Baltico, che dovrebbe portare il gas dalla Russia alla Germania: il presidente del gruppo parlamentare europeo conservatore Evp, Manfred Weber, si è detto assolutamente contrario al progetto “Nord Stream II”. In una lettera inviata al commissario europeo all’energia Miguel Arias Canete e al ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel (Spd), l’esponente della Cdu ha definito “incompatibile” la costruzione del nuovo gasdotto con l’obiettivo dell’Unione Europea di diversificare l’approvvigionamento energetico nella Ue. “Al contrario, questo progetto renderebbe l’Unione Europea sempre più dipendente dalle forniture di gas russo”, ha messo in guardia Weber nella sua missiva del 26 aprile scorso. Secondo Weber, inoltre, il progetto Nord Stream II sarebbe in contraddizione con gli obiettivi di politica estera e di sicurezza della Ue, poiché metterebbe a rischio l’approvvigionamento energetico nell’Europa centrale ed orientale, Ucraina inclusa.


    Regno Unito: Lamy, non ci saranno accordi commerciali migliori fuori dall'Ue

    Londra, 3 mag - (Agenzia Nova) - L'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e l'ex primo ministro del Regno Unito Tony Blair uniranno le forze in un appello contro la Brexit, riferisce il quotidiano britannico "The Times". Clinton arriverà in Gran Bretagna per rafforzare il messaggio lanciato due settimane fa dall'attuale leader della Casa Bianca, Barack Obama, rispetto al quale è molto meno popolare: stando a un sondaggio di YouGov, solo il 14 per cento degli elettori britannici si fida di lui in materia di Ue, contro il 56 per cento dei diffidenti. Lo stesso giornale ospita un articolo di Pascal Lamy, ex direttore generale dell'Organizzazione mondiale per il commercio. Sulla base della sua esperienza all'Omc, Lamy ricorda che i negoziati per i trattati commerciali sono duri e gli interessi nazionali prevalgono sulle amicizie e sulle cortesie diplomatiche; il Regno Unito dipende dall'Ue più di quanto l'Ue dipenda dal Regno Unito; non sarebbe facile per Londra negoziare un accordo migliore con gli ex partner, che dovrebbe essere ratificato in 27 paesi, un processo che richiederebbe almeno 15 anni. L'economia è sempre il tema dominante del dibattito, soprattutto nelle argomentazioni contrarie alla Brexit, mentre l'immigrazione è l'ossessione dello schieramento antieuropeista, come osserva su "The Guardian" l'ex commissario europeo al Commercio Peter Mandelson. Secondo l'ex cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling l'uscita dall'Ue metterebbe a rischio scambi per 250 miliardi di sterline e solo per negoziare con i principali mercato di esportazione ci vorrebbero almeno sei anni ("The Guardian"); secondo il sottosegretario al Tesoro Greg Hands, potrebbero andare perduti centomila posti di lavoro e la sanità e altri servizi pubblici potrebbero subire dei tagli ("The Telegraph"); secondo un'analisi della federazione sindacale Tuc (Trade Union Congress), col ritiro dal mercato unico le tutele dei lavoratori potrebbero essere allentate ("The Independent"). Chi trarrebbe vantaggio dalla Brexit? Uno studio francese, riferisce il "Financial Times", di cui è autrice Mathilde Lemoine, capo economista della banca Edmund de Rothschild e membro dell'osservatorio governativo sul bilancio, prevede una brusca flessione per la sterlina, la riapertura della questione della collocazione delle camere di compensazione per le imprese dell'area dell'euro, quasi tutte ubicate a Londra, e un guadagno per l'eurozona, il cui prodotto interno lordo potrebbe aumentare dell'1,3 per cento in due anni.


    Regno Unito: Cameron prepara nuove leggi contro l'estremismo islamico

    Londra, 3 mag - (Agenzia Nova) - Il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, rivela il quotidiano britannico "The Times", metterà la lotta all'estremismo islamico al centro del Discorso della Regina, letto dalla sovrana all'inizio dell'anno parlamentare e contenente il programma legislativo del governo. Il 18 maggio sarà annunciato un progetto di legge per contrastare gli individui e le organizzazioni che promuovo l'odio; è prevista anche un'inchiesta indipendente sul funzionamento della giustizia "parallela" che applica la sharia. Tra gli altri temi del documento la riforma del sistema penitenziario e delle case di cura.


    Presidenziali Usa, Trump vicinissimo alla vittoria in Indiana

    New York, 3 mag - (Agenzia Nova) - L'Indiana sarebbe dovuto essere, almeno nelle intenzioni dell'establishment repubblicana, il responsabile Stato del Midwest che avrebbe sbarrato la strada alla nomina presidenziale dell'outsider Donald Trump. I sondaggi, però, dipingono di ora in ora uno scenario diametralmente opposto. Ieri la campagna del magnate delle costruzioni ha percorso trionfalmente lo Stato esibendo il vantaggio di oltre 15 punti percentuali assegnato a Trump dai sondaggi e l'endorsement di numerose celebrità locali. "Se vinciamo in Indiana è davvero finita", ha dichiarato il candidato al termine di un comizio a Carmel. "Sono finiti, andati", ha ribadito, riferendosi a Ted Cruz, John Kasich e ai tanti oppositori nelle file della dirigenza del Partito repubblicano. Le primarie dell'Indiana, che assegnano 57 delegati, sono considerate da gran parte dei conservatori l'ultimo vero ostacolo sulla via del candidato populista; stando ai sondaggi, però, tale ostacolo diverrà invece il palcoscenico della sua incoronazione. A demolire le speranze del "fronte anti-Trump" è però soprattutto il tracollo nei sondaggi dell'unico candidato che pareva in grado di batterlo, il senatore texano Ted Cruz. In Indiana, Cruz rischia di finire addirittura terzo alle spalle di Kasich. Sino a pochi giorni fa, il senatore ultra-conservatore definiva quella dell'Indiana una battaglia decisiva; ieri ha assicurato di poter incassare una eventuale sconfitta e contendere ancora a Trump la nomina in occasione della convention di partito a Cleveland, il prossimo luglio.


    Cuba: arriva all'Avana la prima nave da crociera dagli Stati Uniti in mezzo secolo

    Madrid, 3 mag - (Agenzia Nova) - La prima nave da crociera che collega gli Stati Uniti e Cuba in oltre mezzo secolo, ribattezzata Adonia, ha attraccato ieri mattina al porto della capitale dell'Isola. Un gruppo di persone, ammassate lungo il Malecon, il lungomare dell'Avana, ha accolto i passeggeri con bandiere a stelle e strisce e macchine fotografiche per immortalare lo storico momento. L'arrivo dell'imbarcazione Carnival, la più grande società di navi crociera del mondo, è stata consentita dalla nuova politica di disgelo tra Stati Uniti e Cuba, che nel dicembre 2014 ha messo fine a decenni di ostilità. Il viaggio storico rappresenta la "cristallizzazione" di mesi di trattative, al termine delle quali Carnival è stata scelta come società per operare di nuovo tra i due paesi confinanti. Quello di ieri è uno dei progressi più evidenti nel complicato cammino verso la piena normalizzazione delle relazioni tra Washington e L'Avana.