La nuova strage di migranti e il passaporto del Cav.

Redazione
La rassegna della stampa internazionale a cura di Agenzia Nova sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Washington Post, Jerusalem Post, Bloomberg e Mundo.

400 migranti annegati in un naufragio al largo della Libia

New York, 15 apr - (Agenzia Nova) - Almeno 400 migranti sarebbero annegati al largo delle coste della Libia, quando il barcone con cui tentavano di raggiungere le coste italiane si è ribaltato. A riferire dell'ennesima tragedia nel Mediterraneo sono stati i 150 sopravvissuti soccorsi dalle autorità italiane nella mattinata di ieri. Dall'inizio dell'anno le morti in mare erano già state più di 500, contro le appena 47 registrate nei primi mesi dello scorso anno, stando ai dati forniti dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni con base a Ginevra.

Continua a leggere l'articolo del Washington Post


Medio Oriente: Gentiloni, Italia tra i primi paesi a riaprire legami economici con Teheran una volta revocate le sanzioni

Gerusalemme, 15 apr - (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha detto che è prevedibile che quando comincerà la revoca delle sanzioni a carico dell'Iran ci sarà una corsa a ristabilire i rapporti con Teheran. "Prima però bisognerà raggiungere l'obiettivo - ha precisato il ministro - fare delle fughe in avanti probabilmente non aiuta". Gentiloni ha aggiunto che l'Italia sarà tra i primi paesi a recuperare i legami economici con Teheran una volta che un accordo sul nucleare venga raggiunto e il regime sanzionatorio gradualmente revocato.

Continua a leggere l'articolo del Jerusalem Post


Italia: la stabilità politica stimola fusioni e acquisizioni

New York, 15 apr - (Agenzia Nova) - Mentre diversi paesi europei sono attraversati da turbolenze politiche, l'Italia, nota per la sua instabilità cronica, sta vivendo sotto Matteo Renzi una rara stagione di stabilità che ha innescato un vero e proprio boom di fusioni e le acquisizioni aziendali: stando ai dati di “Bloomberg”, sono cresciute su base annua del 400 per cento, per un valore complessivo di 19,3 miliardi di dollari, più di qualunque altro paese europeo. L'aumento medio delle fusioni e delle acquisizioni nell'intera Europa, sottolinea “Bloomberg Business Week”, è stato del 14 per cento. Tra gli affari recenti, il settimanale Usa ricorda l'acquisizione di Pirelli da parte di ChemChina, e quella di World Duty Free Spa da parte di Dufry Ag. Si tratta, secondo “Bloomberg”, di “un attestato importante alla spinta riformatrice del governo Renzi in campo economico e istituzionale, e della sa apertura agli investimenti stranieri”. Secondo Marco Simoni, consigliere economico del premier italiano, “l'atteggiamento degli ad internazionali sta cambiando: lo scorso autunno erano scettici perché soltanto un numero limitato di riforme era effettivamente andato in porto”. Secondo Simoni, le cose sono cambiate “dopo l'approvazione della riforma del lavoro e e la riduzione della pressione fiscale sulle aziende”. La strada da percorrere, sottolinea il settimanale Usa, è ancora lunga: l'Italia fatica ancora a lasciarsi alle spalle la recessione più grave dal dopoguerra, il suo debito pubblico è tra i più alti in Europa e il Banca mondiale pone il Belpaese appena al 56mo posto su 189 paesi per l'ambiente del business, e addirittura al 147mo posto per la vincolatività dei contratti.

Continua a leggere l'articolo di Bloomberg


Un passaporto per Berlusconi

Parigi, 15 apr - (Agenzia Nova) - Silvio Berlusconi recupera il suo passaporto ma non la sua eleggibilità: il tribunale di Milano ha restituito martedì i documenti all'ex-presidente del Consiglio italiano che ha trascorso un anno privato del suo passaporto e dei suoi diritti civili a causa della condanna per frode fiscale nel "caso Mediaset", il suo impero mediatico; commutata in un anno di lavori socialmente utili, la condanna era terminata l'8 marzo scorso. Dichiarando terminata la pena a cui Berlusconi era stato condannato, il tribunale gli ha restituito il diritto al voto, di viaggiare e di esercitare una funzione pubblica; ma il magnate dei media non sarà comunque eleggibile prima del novembre 2019 a causa della "legge Severino" contro la corruzione politica.

Continua a leggere l'articolo di Libération


Spagna: arrestato a Malaga capo di un pericoloso clan della Camorra
Madrid, 15 apr 08:34 - (Agenzia Nova) - La Guardia Civil spagnola ha arrestato nella provincia di Malaga il capo di un potente clan della Camorra napoletana fuggito alla giustizia italiana, come riportato da fonti della polizia spagnola in un comunicato. Si tratta di Lucio Morrone, noto come "Spalluzzella" appartenente al clan Teste Matte e sul quale pesava un mandato d'arresto europeo per reati legati al traffico di droga internazionale e all'associazione mafiosa. "Spalluzzella" aveva preso il controllo del clan nel dicembre 2008 dopo l'arresto, da parte della Guardia Civil, dell'allora capo del gruppo, Paolo Pesce.

Continua a leggere l'articolo del Mundo


Panorama internazionale

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (foto LaPresse)


Usa: la Casa Bianca annuncia la rimozione di Cuba dalla lista degli sponsor del terrorismo

Washington, 15 apr - (Agenzia Nova) - La Casa Bianca ha confermato ieri la rimozione di Cuba dalla lista governativa degli Stati sponsor del terrorismo, eliminando così uno dei maggiori ostacoli che si frappongono alla piena restaurazione delle relazioni diplomatiche bilaterali dopo decenni di ostilità. La decisione del presidente Obama rappresenta un passo cruciale verso il superamento di una delle ultime pagine della Guerra fredda, e giunge dopo l'attesissimo faccia a faccia tra il presidente Usa e il leader cubano Raùl Castro al Vertice delle Americhe, tenuto a Panama lo scorso fine settimana. L'avana ha accolto la notizia con soddisfazione: "Il governo di Cuba riconosce la giusta decisione del presidente degli Stati Uniti di eliminare Cuba da una lista nella quale non avrebbe mai dovuto essere inclusa", ha dichiarato il capo dei negoziati con Washington, Josefina Vidal. "Cuba respinge e condanna tutti gli atti di terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, nonché qualsiasi azione che è destinato a scatenare, supportare, finanziare o nascondere atti terroristici".

Continua a leggere l'articolo del Washington Post


Usa: Obama è disposto a firmare il nuovo disegno di legge del Congresso sull'Iran

New York, 15 apr - (Agenzia Nova) - Un gruppo bipartisan di senatori statunitensi ha raggiunto un compromesso per un disegno di legge che dia al Congresso limitati poteri di revisione in merito all'accordo sul nucleare iraniano, che dovrebbe essere siglato in Svizzera entro il 30 giugno prossimo. La Casa Bianca, che sino ad oggi aveva rifiutato di riconoscere ai legislatori qualunque autorità in materia di revisione dell'accordo, avrebbe accettato con riluttanza di non opporre il veto al nuovo disegno di legge, nato sotto i buoni auspici di un compromesso tra la maggioranze repubblicana e i democratici. La nuova proposta fissa il quadro per una revisione del trattato da parte del Congresso in tempi brevi: il voto dei legislatori Usa sull'accordo finale con l'Iran, sempre venga effettivamente siglato, potrebbe così giungere non più tardi della prossima estate. Accettare il compromesso, che ieri è stato approvato all'unanimità dalla commissione Relazioni estere del Senato, risparmierebbe a Obama l'imbarazzo di opporre il veto al provvedimento, per poi vederlo aggirato da un voto qualificato dei due terzi di entrambe le camere del Congresso. La Casa Bianca aveva inizialmente esercitato pressioni sulla minoranza democratica affinché si opponesse in blocco a qualunque provvedimento che conferisse al Congresso il potere di revisione sui negoziati con l'Iran; ma ha dovuto cedere di fronte alla crescente fronda dei senatori democratici: pare infatti che al Senato i sostenitori del provvedimento possano vantare i 67 voti necessari ad ignorare un eventuale veto presidenziale.

Continua a leggere l'articolo del New York Times


L'Estonia chiede lo schieramento di truppe tedesche sul proprio territorio

Berlino, 15 apr - (Agenzia Nova) - In Estonia cresce la paura della Russia: per questo il paese baltico ha chiesto lo schieramento permanente di un contingente militare europeo a guida tedesca sul suo territorio. Ieri a Tallin, al termine di un colloquio con il ministro tedesco della Difesa Ursula von der Leyen, il premier estone Taavi Roivas ha spiegato: "Auspichiamo la presenza stabile degli alleati europei nel nostro paese e nella regione del Baltico sotto la guida della Germania". Le truppe europee potrebbero sommarsi al contingente statunitense già presente nel paese. Von der Leyen non si è espressa pubblicamente sulla richiesta, ma ha assicurato all'Estonia la piena solidarietà della Germania: "Voglio assicurarle che prendiamo sul serio le preoccupazioni e le paure dell'Estonia: le vostre preoccupazioni sono anche le nostre", ha dichiarato la ministra.

Continua a leggere l'articolo di Handelsblatt


Regno Unito: l'ottimismo conservatore

Londra, 15 apr  - (Agenzia Nova) - Stampa britannica ricchissima di commenti sul programma elettorale del Partito conservatore presentato ieri dal primo ministro del Regno Unito, David Cameron. Il quotidiano "The Times", vicino ai conservatori, accoglie favorevolmente il piano "Right to buy"; un editoriale non firmato, attribuibile alla direzione, osserva che le promesse per i genitori che lavorano, per i lavoratori retribuiti al minimo salariale e per il servizio sanitario nazionale poggiano su una lettura ottimistica, forse eccessivamente ottimistica, delle finanze pubbliche. L'altro giornale conservatore, "The Telegraph", non sembra apprezzare troppo la svolta "sociale" di Cameron: "ha rubato l'anima al Labour", scrive l'editorialista Will Heaven; "vuole essere la babysitter della Gran Bretagna", commenta Dan Hodges; per James Kirkup cerca di convincere gli elettori di essere dalla loro parte; Janet Daley afferma, invece, che Cameron ha finalmente detto al paese perché è in politica e perché è un conservatore. L'editoriale del "Financial Times" avverte i Tory di non sprecare la loro carta vincente: troppi impegni impraticabili potrebbero costare al partito la credibilità economica. Matthew Engel sottolinea che il premier ha accentuato gli aspetti positivi, dopo che la precedente strategia di attacchi personali contro Ed Miliband si era spinta troppo oltre. Anche per "The Independent" è difficile fidarsi di tutti gli impegni presi da Cameron. Le critiche si concentrano, in particolare, sul programma "Right to buy": per l'editoriale della direzione la proposta può solo aggravare la crisi nazionale degli alloggi; per Mira Bar Hillel si tratta di un ritorno al thatcherismo con una politica irrealistica. La proposta – il peggio del thatcherismo per Suzanne Moore – è bocciata anche dal quotidiano progressista "The Guardian", che analizza nel dettaglio i temi del manifesto ed esprime valutazioni molto critiche: per Anne Perkins, la promessa di una "buona vita" porta il trasformismo politico a nuove vette; per Marina Hyde si tratta di "parole vuote".

Continua a leggere l'articolo del Daily Telegraph


La Commissione europea cerca di bloccare Cameron sul trattato Ue

Londra, 15 apr 09:45 - (Agenzia Nova) - Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, secondo fonti del quotidiano britannico "The Times", ha escluso la possibilità di negoziati sull'appartenenza del Regno Unito all'Unione Europea almeno fino alla fine del 2019, quando scadrà il suo mandato, cioè due anni dopo il probabile referendum "dentro-fuori", promesso dal primo ministro, David Cameron, in caso di rielezione.

Continua a leggere l'articolo del Times