Maledetto Var che snaturi il calcio

Quarantino Fox

Piace tanto ai Moratti e ai Simoni. Il problema non è lo strumento tecnologico in sé, ma l’uso abnorme che se ne fa. E comunque anche la visionatura del replay è soggettiva

Var, maledetto Var che snaturi il calcio. Piace tanto ai Moratti e ai Simoni, perfino a Gazzoni Frascara già patron del Bologna, che puntualmente ha ricordato a tutti che “ah, se ci fosse stato il Var prima di Calciopoli…!”, la storia sarebbe stata diversa. E vabbè, va così. Chiamatelo come volete, lodate gli arbitri che accorrono al televisore per riguardarsi un’azione, date fiato alle trombe per stendere encomi alla collaborazione tra arbitro e Var e Avar, cioè i due signori chiusi nel gabbiotto e incaricati di guardare la partita in tv. Sta di fatto che, ça va sans dire, le polemiche non sono morte, non muoiono e non moriranno. Tutto previsto e tutto prevedibile. Prendete il povero Diego Lopez, tecnico del Cagliari che ha visto un triste spettacolo andare in scena all’Olimpico contro la Roma. Dzeko cade, Damato fischia, arriva e lo ammonisce per simulazione. Il tempo (eterno) del solito siparietto, l’arbitro che parla con i collaboratori nello stanzino, e cambia: niente simulazione ma rigore. Probabilmente, aveva visto bene lui. O meglio: non c’era nulla, normale contatto di gioco. Al ’95 di nuovo in campo il moviolone per valutare il gol di Fazio. Il problema non è lo strumento tecnologico in sé, ma l’uso abnorme che se ne fa. Per ogni cosa si va a riguardare l’azione. I beninformati dicono che il caos di questo turno di campionato è dovuto a quanto successo in Lazio-Torino (braccio larghissimo di un granata in area non sanzionato da Piero Giacomelli), ma c’è di più. Il Var doveva essere chiamato in causa solo per situazioni nette, oggettive, incontrovertibili. Invece, spesso, non fa che alimentare i dubbi e le polemiche. Hellas Verona-Milan di ieri: manata di Borini. Sky mostra il replay e dice subito che era espulsione. Orsato va a rivedere e decide di ammonire. Perché? Chi lo sa. Evidentemente anche la visionatura del replay è soggettiva.

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