La Grecia è in prima pagina ovunque, mentre la Juventus scappa

Pierluigi Pardo

Nulla o quasi è come sembra. Tsipras, sinistra radicale, non è premier da nemmeno un giorno e già si scopre che è amico di Renzi e governerà con la destra. Demis Roussos muore nel giorno del trionfo di Syriza. La Grecia è in prima pagina ovunque.

Nulla o quasi è come sembra. Tsipras, sinistra radicale, non è premier da nemmeno un giorno e già si scopre che è amico di Renzi e governerà con la destra. Demis Roussos muore nel giorno del trionfo di Syriza. La Grecia è in prima pagina ovunque. A proposito, Holebas e Manolas cosa avranno votato? Il problema è che il campionato non sembra più votare per loro. La Juve ha la forza tranquilla (cit. Mitterrand) delle grandi, che vincono anche quando sono poco brillanti. Per Pogba ho finito gli aggettivi. Il pareggio nel secondo tempo di Firenze è la fine del sogno romanista o il primo segnale di rinascita? Intanto, sette punti cominciano a pesare. L'aquila Olimpia sbaglia ancora atterraggio (addestratore a rischio esonero), ma la maglia vintage ispira Pioli che gioca in questo momento il miglior calcio d’Italia. Anche perché Milano è un pianto. Pippo è in confusione. Certamente non è solo colpa sua, ma è anche colpa sua. Mexes in questo weekend ha qualcosa in comune con Cristiano Ronaldo, ma, purtroppo per lui, non è una bella notizia. Il Toro vince a San Siro ventisette anni dopo Cravero e mette a nudo la cruda verità dell’Inter. Mancini, hic et nunc, in questo complicato ’14/’15, non è meglio di Mazzarri. Thohir ha pure speso, ma non basta, pare. Ci sono assistenti perfettamente piegati sulle ginocchia a guardare la linea di porta, eppure sbagliano. A Parma è caos. L’attimo fuggente della stagione scorsa è definitivamente volato via. Veloce come un match-point svanito, di Andreas Seppi.

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