Matteo Renzi (Ansa)

La satira del Foglio

Ma da qui al Quirinale, Renzi che fa? Qualche idea poco seria

Maurizio Milani

Parliamoci chiaro, la presidenza della Repubblica è il suo finale di carriera naturale. Ma nel frattempo? Ecco una carrellata di consigli del nostro Innamorato fisso per passare il tempo, dal cinema alla politica francese. Sai mai che finisca all’Eliseo

Ragionamento bello e completo sul futuro del parlamentare (già premier) Matteo Renzi.

Inizio: l’obiettivo del più bravo primo ministro degli ultimi trent’anni oggi qual è? Risposta del suo ufficio stampa: l’elezione al Quirinale nel 2029. Cosa che ci sarà, è sicura al 100 per cento. Il problema è cosa fare per passare il tempo. Un esempio potrebbe essere quello di Veltroni: dal 2008 al 2015 ha atteso per salire al Colle. Preferito da Mattarella, ha atteso fino a quest’anno. In questi 14 anni.

Ecco, Renzi per arrivare al 2029 e stare al Colle fino al 2043 deve fare queste attività. Mi permetto di consigliarne altre. A parte l’acquisto della Fiorentina tramite fiduciaria araba (e non c’è nessuna ironia, gli arabi sono azionisti dei maggiori club europei).

 

Idea n. 1: con Maria Elena Boschi (la più bella e brava parlamentare della storia repubblicana) presentare sulla Cnn un programma sulle bellezze dell’Umbria in diretta da Radio City Hall. Tutti i lunedì alle due di notte (in Italia. A New York è prime time televisivo).

Altra idea: sempre con Maria Elena Boschi, a cui va il merito nelle legislature precedenti di aver scritto la riforma costituzionale più bella, altro che bicamerale Berlusconi-D’Alema, e (non avevo dubbi) non essere apprezzata dal popolo. Su TikTok spiegare ai giovani (anche delle steppe asiatiche) perché il bicameralismo non funziona.

 

Altra idea per Renzi: tentare la carriera ecclesiastica. Entrare al seminario di Livorno (prendono anche i coniugati, è l’unico al mondo), uscirne come vice vescovo. Sarebbe il vecchio sottotenente di complemento. Essere destinato a Zagabria come nunzio apostolico e attendere il 2029. Dopo la Croazia, le altre destinazioni consolari: Tunisi, Berlino, Caracas, Mexico City. Nel 2028 Renzi evita lo scisma con la Chiesa tedesca, per questo viene nominato vice cardinale (sarebbe tenente colonnello come grado parificato nell’esercito). Da qui la naturale domanda per entrare nelle forze armate come cappellano militare. Quindi destinazione Cividale del Friuli. Qui la Boschi lo raggiunge, anche lei è diventata ausiliaria degli alpini con il grado di maggiore (conseguito all’accademia di Modena. Per la prima volta nella storia la nobile accademia militare emiliana diploma una cadetta con il grado di maggiore).

Inutile dire che Maria Elena Boschi è una seria candidata al Quirinale, purtroppo nel 2029 non raggiunge l’età per questo incarico. Diventerà presidente dello stato italiano dopo i due mandati di Matteo. Cioè dal 2043 al 2050. Essendo l’on. Boschi nata negli anni Ottanta sarà ancora una donna giovanile e bella. Il suo secondo mandato terminerà nel 2057. Nei libri di storia sarà ricordata come l’èra Boschi. Dopo di lei infatti arriveranno per 250 anni presidenti della Repubblica donne. Dopo la Boschi dal 2057 al 2064 ci sarà una presidente che adesso fa la prima media a Campo Imperatore. Allora nessuno si ricorderà più che tale località balzò alla storia nel XX secolo. Anche l’oro di Dongo sarà dimenticato, esseno stato già fuso e trasformato in altra gioielleria per le boutique delle città più antiche del mondo. Tranne Costantinopoli.

 

Altre attività che Renzi dovrebbe intraprendere per arrivare al 2029: designatore per l’Europa del comitato olimpico internazionale delle prossime località per i giochi. Ecco l’elenco che doveva rimanere segreto ma Renzi ha divulgato a Radio dj dove ha un programma di lettere d’amore, prendendo esempio da Dino Campana e Sibilla Aleramo. E per tale cosa verrà querelato dalla fondazione che fa capo ai due artisti. La vicenda si concluderà con un ritiro della querela e Renzi presidente del fondo Dino Campana, che in criptovalute amministra un patrimonio immenso. Anche se ogni giorno rischia di fallire, essendo che tutta questa valuta platonica è in mano alla Banca centrale boscimane. Che con l’omologo istituto di credito dei Masai hanno il rating più basso del pianeta. Standard & Poor’s li valuta RRR–-, l’ultimo gradino prima di essere usati (tali titoli) per incartare il nasello al mercato del pesce di Viale Piceno. Ma neanche, in quanto tali titoli non sono nemmeno stampati.

 

A questo punto un ricordo personale. A scuola ero talmente disordinato che l’insegnante di matematica quando le consegnavo i compiti mi diceva: “Domani portameli sulla carta del macellaio”. Io non capivo la battuta e il giorno dopo…

Ma torniamo alla soffiata olimpica di Renzi (che per questo viene espulso dal Cio): 2028 Brisbane (questo si sa); 2032 Belgrado, 2036 Vladivostok, 2040 Roma, 2044 Roma, 2048 Bombay, 2052 Africa (finalmente si svolgeranno ad Algeri), 2056 ancora Africa sempre ad Algeri, gli impianti sono ancora belli, 2060 Boston. Nell’elenco Renzi riferisce anche le città che ospiteranno i giochi invernali, dopo Cortina per l’Italia non ci sarà più niente fino al 2132. La località è Foppolo. Inutile prepararsi adesso con il logo e balle varie. Cosa che ha fatto Milano sia per l’Expo 2015 che ha cominciato a menare il torrone nel 1998, sia per l’Olimpiade 2026 che ha cominciato a vantarsi venti anni fa.

 

Per quanto riguarda le prime del Teatro alla Scala, anche qui Renzi riferisce il nome delle opere al debutto. Come sappiamo gli enti lirici programmano le stagioni decine di anni prima, al punto che sul sito del Teatro regio di Catania c’è il titolo dell’opera che aprirà la stagione del nuovo millennio: “I lombardi alla prima crociata”, diretta dallo stesso Cigno di Busseto. 

 

Sempre un’altra idea per Renzi è aprire una farmacia in una banlieue di Parigi, il luogo più pericoloso del mondo. Qui dimostrerà tutto il suo valore umano e politico, vicino alle istanze dei meno fortunati. Sarà amatissimo, tanto da diventare sindaco di Parigi tra il 2023 e il 2028. E’ in quel periodo che Renzi dovrà prendere la decisione più importante: tenere la cittadinanza doppia (italiana e francese) o rinunciare a quella tricolore per correre all’Eliseo, oppure rinunciare a quella transalpina per fare quello che tutti noi ci si augura. Inutile dire che rimarrà legatissimo a Parigi e ai fratelli francesi, ma sceglierà il Quirinale. Tutte e due le cariche, Eliseo e Quirinale, non si può. Anche se potrebbero cambiare le regole per poterlo fare. Ecco allora che nel 2027 all’inizio della nuova legislatura l’on. Rosato proporrà l’elezione diretta del presidente della Repubblica da fare lo stesso giorno che si vota in Francia per l’uguale carica. Ecco allora che finalmente i due stati più importanti della Ue avranno istituzioni nazionali comuni e potranno eleggere un unico presidente. Che al lunedì è al Quirinale e giovedì all’Eliseo.

 

Aspettando che decada la monarchia in Spagna e Germania e penisola iberica facciano uguale. Ma per il momento no. Solo Francia e Italia avranno un presidente della Repubblica unico. Non è detto che ci sarà la regola dell’alternanza, infatti il primo sarà Renzi, che verrà riconfermato. Poi ci sarà la Hidalgo che affiancherà Maria Elena Boschi. La sede sarà Fontainebleau, da preferire a Versailles in quanto più sobria. La portaerei Clemenceau sarà demolita per limiti di età. Al suo posto prenderà la fonda da Marsiglia la nuova portaerei italo-francese. Il nome dovrebbe essere “la Carla Bruni”. I vertici politico-militari sono concordi. E’ la più amata dai popoli latini. Dovrebbe essere lei al varo. I cantieri di Monfalcone l’hanno finita ieri, manca solo la sauna, il bagno turco e la barberia notturna. La barberia diurna è pronta.

 

L’ultima idea da indicare a Renzi per non stufarsi nell’attesa è: concorso in magistratura. Renzi sappiamo è laureato in Giurisprudenza. Con la sua esperienza ecc. il concorso lo vince. Prima destinazione: uditore al tribunale di Oristano. Poi pubblico ministero a Foggia, per poi passare a capo procuratore della Repubblica a Bari. Subito l’aspettativa per correre al Quirinale, dove sappiamo vincerà. Durante la sua breve am intensa attività giudiziaria, dovrà discutere con i comunisti sul fatto che svolge mansioni di deputato e di togato. La Costituzione lo vieta. Ma intanto che i compagni fanno ricorso alla Consulta, gli anni passano e arriva il 2029. Renzi è al Quirinale, subito scioglie le Camere e riduce il Parlamento a un bivacco. La gente è con lui, per cui convince anche altri dignitari europei a ridurre i parlamenti a bivacchi. Compreso quello di Strasburgo, che viene demolito da un’impresa della periferia di Budapest che usa manodopera non in regola con i bollini Inps.

 

Altra idea per Renzi: aprire copisteria a Codogno, in quanto il titolare va in Costa Rica per bolletta del gas da 36 mila euro. In alternativa aprire una copisteria davanti alla sede del Foglio, in quanto il titolare (lo stesso di Codogno) va in Costa Rica sempre per lo stesso motivo. Dispiace tale migrazione di italiani over 60. Io stesso stesso sto scrivendo dall’aeroporto di Orio al Serio, vado all’isola di Gerba. Senza avvertire i miei colleghi che sono comunisti. I miei fax partono da Mestre, invece il telegrafo dal Burundi.

Dispiace dover aspettare così tanto per vedere Matteo con i corazzieri, anche perché il presidente Mattarella potrebbe per deroga prefettizia fare un terzo mandato. Giustamente? Sì!

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.