Da Provviste per l'inverno (1949), cortometraggio Disney

Innamorato fisso

Usi impropri delle ghiande

Maurizio Milani

Affarini prediletti dalla fauna di bosco, ma anche proiettili urbani in grado di mandare in tilt le impiegate in carriera. E quindi, guai a disegnarle in giro

Disegnare le ghiande sui muri è un illecito amministrativo. Sui muri puoi disegnare e scrivere di tutto. Ma non una ghianda. Per me è giusto. A parte che le ghiande sono la base dell’alimentazione. Anche gli aironi. La raccolta delle ghiande una volta veniva fatta. Oggi non conviene più. Dispiace perché sono un prodotto con un alto valore nutritivo. Tanti bar vicino alla tazzina di caffè ti mettono una ghianda. Di solito viene scagliata sulla vetrina più vicina al bar per far uscire l’impiegata più bella del quartiere, che fa: “Allora! La smettete di far rimbalzare le ghiande sulla mia vetrata? Sbaglio a scrivere al computer. Poi i clienti a cui arriva la mail si lamentano e dicono: ‘Ma che impiegata hanno che non sa scrivere in italiano? Sarà una drogata!’”.

  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.