Il sindaco di Milano Beppe Sala (foto LaPresse) 

Innamorato fisso

Reati grandi per grandi privilegi. Lettera al sindaco Beppe Sala

Maurizio Milani

E' mai possibile che per riabilitare il delinquente che ha ucciso l'agente Nicolò Savarino, lo abbiano mandato dove fanno le scenografie per la Scala? Scusi l'ironia, ma qui andiamo un po' troppo al contrario

 

Scusi sindaco, ho visto su Tele Lombardia i fratelli dell’agente della polizia municipale, Nicolò Savarino, ucciso in servizio. E’ mai possibile che le psicologhe del Comune “coccolassero” il delinquente; mentre non c’era tale premura per i familiari della vittima? Eppure Nicolò era un collega dipendente del Comune. Il massimo è stato che per riabilitare il responsabile lo hanno mandato dove fanno le scenografie per la Scala. Come posto è il sogno di tutti i diplomati dell’Accademia di Brera. Che raramente ci vanno. Certo, bisogna fare un reato grande grande per avere tale privilegio. Scusi l’ironia, a me sembra che andiamo un po’ troppo al contrario. Qualsiasi cittadino nel sentire le testimonianze dei fratelli dell’agente Savarino, gli si spezza il cuore. Per la seconda volta. Distinti saluti.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.