(foto LaPresse)

INNAMORATO FISSO

Anche i rom lavorano in smart working

Maurizio Milani

Lettera a Laura Tecce dal campo sinti dove si gioca d'azzardo con i bit coin e si guarda "L'aria che tira"

Gentile Laura Tecce. E’ difficile scrivere una lettera d’amore con questo caldo e dentro a una baracca del campo rom di via Bonfadini (Milano). Sì, il lockdown mi ha rovinato e i miei amici sinti mi hanno ospitato nel campo. Siete bellissima, vi sto vedendo adesso a “L’Aria che tira” (La7). Sono un grande obeso di 56 anni. Qui al campo lavoriamo tutti in smart working ma cosa vuole… Qualche transizione in bitcoin tanto per tirare fuori quei 50 euro a giornata. Come capirà sono innamorato di lei. Potremmo vederci anche tra un’ora al “Bar Camparino”?

 

Un saluto. P.s.: Il mio amore è iniziato quando vi ho visto in collegamento in pieno look down in Piazza Navona. Voi sola. Nella piazza più bella del mondo. O meglio: la donna più bella del mondo nella piazza più bella del pianeta. Al “Bar Camparino” mi riconoscerà perché sono vestito da ufficiale di Marina. Grazie.

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