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Cambiamento climatico fisso

Idea: per fermare i cambiamenti climatici vietiamo tutte le trasferte di calcio

Maurizio Milani

Abbiamo scoperto che la causa del global warming è lo sport. Dispiace dirlo, anzi: al 75 per cento è causato dallo sport, il resto dai concerti delle rock star in giro per il mondo

Prendiamo atto che i cambiamenti climatici sono colpa dell’uomo (anche se le trombe d’aria in campagna ci sono sempre state, è che prima non c’erano in mezzo cinquanta capannoni da scoperchiare). Abbiamo scoperto che la causa del global warming è lo sport. Dispiace dirlo, anzi: al 75 per cento è causato dallo sport, il resto dai concerti delle rock star in giro per il mondo.

 

Negli ultimi cinquant’anni il traffico aereo degli sportivi è aumentato di mille volte: una volta si andava con il transatlantico a fare i Mondiali di calcio in Uruguay, oggi una squadra dell’Nba (150 persone tra giocatori e staff) gira per l’America tutti i giorni in aereo. In pratica stanno più sugli aerei che sul campo, anche perché la gente vuole vedere Eurosport in televisione, con partite a tutte le ore. Non parliamo dei tennisti (uomini e donne), dei giocatori di golf e di quelli del trofeo Fratelli Antonio e Paolo Urselli, che si svolge a Sidney e Boston nello stesso giorno. Insomma milioni di persone vanno su e giù per il pianeta per motivi sportivi. Ecco allora che la Fifa lancia il primo esempio virtuoso: abolite tutte le trasferte delle squadre di calcio. In pratica si bloccano tutti i campionati del mondo. Dispiace, ma si possono pur sempre trasmettere in televisione le partite dei campionati ’71-’72 e ’82-’83, tanto chi se li ricorda? Poi i più giovani, così sensibili al clima che cambia, non le hanno mai viste. Anche, ci si può cambiare gli archivi delle varie televisioni di stato. Noi vediamo le partite del campionato dello Zimbabwe, loro quelle del nostro 1964-1965. Speriamo che altre federazioni sportive seguano la strada della Fifa. Per esempio la Federazione Ping Pong ha già deciso di limitare le trasferte a massimo 10 chilometri. Però i cinesi hanno detto no. Anche perché solo Shangai è lunga 250 chilometri, per cui non sono non si potrebbe più fare il campionato nazionale cinese, ma nemmeno decidere chi gioca meglio a ping pong a Shangai. Ma scherziamo? Anche la Coppa America di vela è sospesa fino al 2100. Il motivo è semplice: per spostare i catamarani dalla Nuova Caledonia al Golfo del Leone (campo di gara di oggi) ci vogliono trenta aerei che non vanno a pannelli solari né a olio di balena (che andrebbe bene ma è vietato usarlo come combustibile perché inquina, ma neanche, non si sa il motivo. Ma se le balena non vengono controllate, con il riscaldamento tropicale del Mar Caspio ne troviamo cinque o sei anche lì, poi seguono il segnale dei ripetitori dei telefonini e si spiaggiano in Astrakan – sempre che tale città sia lì, ma non ho voglia di controllare la cartina, conta il concetto!). Ieri Nadal, con il campione di golf Molinari si sono lamentati: verranno al prossimo convegno del Foglio a San Siro per confutare tale tesi, dicendo che il global warming non dipende dall’attività antropica, anzi sì. I due campioni sostengono che la causa è di Britney Spears, Rihanna, eccetera, che vanno e vengono come matte con i loro jet privati. Per non parlare di Bono degli U2 e Bruno Mars, che nemmeno si fermano a dormire a Milano dopo il concerto: prendono alle 2 di notte e partono per Adelaide, qui cantano (come matti) e via per El Paso. Almeno se si fermano fanno lavorare gli hotel a cinque stelle delle città, se non ci vanno loro chi ci va? I navigator del reddito di cittadinanza? Allora ecco che le grandi catene di alberghi sono costrette a licenziare 120 milioni di dipendenti. Questi protestano facendo i fumogeni davanti al comune di Milano (e a quello di Boston) e si forma più CO2 di prima, per cui si estinguono anche i mirtilli, che ormai vengono prodotti in serra – c’è ancora qualcosa sull’Appennino, ma sono mirtilli ogm che non sanno di niente. Anche tutti quei ragionamenti che fa Al Gore li facevano nel 1850 in Germania, quando per colpa dell’eruzione di un vulcano non ci fu la raccolta delle patate e fu carestia. Di acqua sulla Terra ce n’è fin troppa. Certo, se tutti fanno come i miliardari comunisti che hanno la piscina, poi c’è gente che va a piedi a prendere l’acqua a 75 chilometri da casa, sta in ballo tutto il giorno e non può leggere il blog di Grillo. A me dispiace dirlo, ma un deputato cinque stelle ieri mi fa: “Adesso che Grillo ci ha fatto diventare famosi lo mandiamo a quel paese e facciamo quello che vogliamo. Per cui viaggi no profit, bei vestiti, aragosta e dibattiti sull’uomo primitivo. Ma neanche”.

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