L'interesse dei servizi segreti europei per l'Italia

Maurizio Milani

"E' stata bella l’idea di mettere in ogni stato dell’unione uno stimato studioso di economia che parla male dell’euro", dice al nostro Innamorato fisso

Telefonata intercettata tra me e il capo dei servizi segreti europei (che è un lituano ma abita in via Padova a Milano).

 

Capo servizi: “Allora è stata bella l’idea di mettere in ogni stato dell’unione uno stimato studioso di economia che parla male dell’euro”.

 

Io: “Sì! E’ stata una bella trovata”.

 

Capo servizi: “Noi avevamo previsto il successo di alcuni movimenti antieuro, e per questo ci siamo cautelati con economisti che esagerano contro l’Ue apposta. Così da essere presi come ministri nei governi antieuropei nei loro stati”.

 

Io: “Quando poi sono ministri fanno per un po’ finta di essere quello che hanno scritto. Ma poi salta tutto a favore dell’Ue”.

 

Capo servizi: “Per forza come facciamo a competere con Usa e Cina”.

 

Io: “Non possiamo togliere le sanzioni alla Russia uscire dalla Nato e andare con loro?”. Capo servizi: “Sì! Possiamo far finta però vediamo”.

 

Ps. Ma poi esiste una struttura d’intelligence che dipende da Strasburgo? Risponde Rocco Casalino: “Sì, però meglio non dirlo, in quanto dispone di fondi non in bilancio (giustamente per me)”.

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