Paola Barale (foto laPresse)

Lettera d'amore a Paola Barale

Maurizio Milani

Noi maschi da sempre siamo pazzi per te

Gentile Paola Barale, inutile dire che questa rubrica è da sempre a voi dedicata. Siete la più bella donna della storia della televisione. Noi maschi da sempre siamo pazzi per te. Ieri mia moglie mi ha lasciato. Le ho sempre detto di avere un fratello nanetto in America. Lei lo sentiva per telefono, eccetera. Ieri mia moglie ha scoperto che mio fratello non è nanetto. Tutto il resto è vero. Paola, ma ti sembra giusto che per una bugia così una moglie lasci il suo amore? Comunque sono contento, ero stufo e volevo fidanzarmi da capo. Come uomo sono amante dei cani, ma nemmeno tanto. Infatti non intendo averne. Poi nella zona dove risiedo i cani sono vietati. Ma Paola, amore, ti sembra giusto? Per me no. Al limite gli dai la multa, ma non gli sequestri il cane. Ieri sono andato a piedi in campagna, ho incontrato un leprotto. Tale specie si pensava estinta. L’ultimo avvistamento risaliva al 1872. Subito l’ho catturato e venduto al più vicino agriturismo. No Paola, scherzavo. L’ho portato al Cnel di Ginevra. Qui gentilmente mi hanno detto di non avere fondi per quel genere di cose, spendono tutto per l’astrofisica. Il portinaio del Cnel mi fa: “Ma sì, lo riporti dove lo ha trovato!”. Per cui Paola vado adesso, penso di mollarlo davanti alla villa di un noto cantante. Tu amore cosa dici? Io ti penso sempre, un bacio. Non volevo dirti che mestiere faccio perché non vorrei mi ritieni soggetto dedito all’infantilismo. Però amore non importa. Sono sceneggiatore per una nota casa di fumetti: le storie dell’Uomo Pozzanghera le scrivo io. I disegni li fa un mio parente alla lunga. La città dove abito è gemellata con El Paso. Da ragazzo la seconda media l’ho fatta a El Paso e quelli là sono venuti a scuola qui. Siamo stati bocciati, sia loro che me.

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