Rimandare fisso

Maurizio Milani
Fino al 4 dicembre tutto sospeso in attesa del Sì. Il premier scrive ai presidenti di seggio: “Gentile cittadino, nel dirti grazie per la meritoria azione che svolgi per la democrazia, abbiamo deciso che nel periodo che ci separa dalla votazione, puoi tirar su un albergo sulle rive del Lambro senza chiedere permesso a Maroni".

Dispiace ricattare le popolazioni, ma a questo punto vale tutto. Il governo ha deciso così: da oggi fino all’esito del referendum vengono sospesi i lavori della Tav Torino-Lione. Sempre oggi vengono fatte le gittate in cemento armato per le due campate del Ponte sullo Stretto. Tutto poi dipenderà dal voto. Se vince il Sì la Tav viene lasciata a metà e i piloni del Ponte fatti saltare. Se vince il No le opere verranno completate. A questo punto gli elettori grillini dovrebbero essere contenti e votare Sì. Sempre da oggi il governo ha deciso di sospendere tutte le intercettazioni telefoniche in corso. Questo per permettere al presidente De Luca di usare il telefonino. In questi giorni che ci separano dal referendum vale anche dipingere i treni di notte. Tale abitudine di imbrattare i vagoni è da certi sindaci comunisti considerata arte, per cui prendiamo atto di ciò. Anzi, per diffondere meglio tale cultura i writer potranno accedere agli hangar degli aeroporti, per pitturare la carlinga anche di quelli, così la rovinano. Il governo francamente si aspetta gratitudine da tali artisti (almeno non partecipare alla kermesse che Travaglio organizza a Roma per il No).

 

Il premier ha inviato a tutti i presidenti e scrutatori di seggio questa lettera: “Gentile cittadino, nel dirti grazie per la meritoria azione che svolgi per la democrazia, abbiamo deciso che nel periodo che ci separa dalla votazione, puoi tirar su un albergo sulle rive del Lambro senza chiedere permesso a Maroni. Non ti chiediamo niente in cambio. E’ chiaro che se dovesse vincere il No non controlliamo più i giustizialisti che non solo ti sbatteranno per terra l’hotel ma ti arresteranno. Se vince il Sì è diverso. Certo, hai sbagliato a tirar su un manufatto edilizio senza licenza, ma non esageriamo: ormai l’albergo c’è, per noi siamo a posto così, in bocca al lupo per la tua nuova attività turistica.

 

P. S. Mi raccomando le schede bianche: rispetta la volontà dell’elettore (che comunque per il 95 per cento era più per votare Sì che No). Un saluto sincero.

 

Dimenticavo di dirti che le sanzioni a Mosca sono revocate, e che questo periodo sarà ricordato nei libri di storia come Sanataoria-Totale-Fissa”.

 

Postilla riservatissima solo ai Presidenti di seggio: “Se vince il No scappa all’estero appena finito il conteggio delle schede. Abbiamo predisposto nelle nostre ambasciate di Zambia e Macao la possibilità di latitanza. Nel caso chiedere a Lavandini Antonio, nostro agente per l’estremo oriente. Lo trovi adesso al bar davanti a casa tua, qui a Lecce. Negli altri posti non so. Chiedere in comune, ma nemmeno”.

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