Prima le signore. Le foto d'archivio del Foglio

Enrico Cicchetti

Donne in prima linea, nelle retrovie e in cima al mondo. Una galleria in rosa, anche se in bianco e nero

Segretarie di guerra

  

Macchine da scrivere, ventilatori, grandi finestre con persiane, molte lampade. Nel 1918 era il massimo della modernità. Queste donne fanno parte del "personale ausiliario", l'esercito d'ufficio dietro a quello con i cannoni. La foto fu scattata dall'agenzia fotografica Harris & Ewing a Washington Dc. 

Lo stanzone sembra piuttosto nudo e incompiuto. E viene da chiedersi se fosse qualcosa di approntato in tutta fretta per soddisfare una domanda urgente o se semplicemente uno spazio così spartano permettesse a tutti di comunicare facilmente senza tanti muri e divisori. Un articolo del Washington Post menziona questo lavoro, che si svolgeva presso "lo storico arsenale della caserma di Washington". L'ufficio sarebbe quindi ospitato in un edificio temporaneo, molto probabilmente vicino a Barton Hall, non troppo lontano da dove sarebbe stato costruito il Lincoln Memorial nel 1922.

Chissà cosa dicono quei cartellini appiccicati ai supporti dei ventilatori.

Foto: Libreria del Congresso

L'Aquila d'acciaio

Sembra un'inquadratura di un fumetto di Batman oppure la scena finale di Blade Runner (Ridley Scott avrà tratto ispirazione da questa foto?) invece è New York intorno al 1934. Margaret Bourke-White con la sua macchina fotografica, in cima a un'aquila di acciaio, si sporge dal sessantunesimo piano del Chrysler Building, affacciato su Manhattan e sul fiume Hudson. Stampa in gelatina d'argento da una fotografia di Oscar Graubner, assistente alla camera oscura di Bourke-White. Sulle sfondo c'è l'edificio del Rockefeller Center, completato nel 1933. Bourke-White nacque nella Grande Mela il 14 giugno del 1904 e nel 1930 fu la prima fra i fotografi occidentali a recarsi in Urss, realizzando reportage sull’industria sovietica. Quando Mosca venne invasa dai nazisti, lei era l'unico fotografo straniero in città.

 

Nel 1941 è per la seconda volta a Mosca. I suoi movimenti sono strettamente sorvegliati e fotografa soprattutto la vita cittadina. Non di meno riesce ad inviare uno scoop alla redazione: in Unione Sovietica non vige l’ateismo. Un servizio di 12 pagine che servì a «Life» per presentare l’URSS non più come il pericolo rosso, ma come possibile alleato antinazista. Le fotografie della Bourke-White mostrano una chiesa ortodossa ed una protestante nel centro di Mosca. Riesce anche a ritrarre Stalin sorridente e bonario.


[...] Nel 1947 è in Pakistan e in India, nuovo centro di tensioni nel momento della nascita dei due Stati: intervista e fotografa Ghandi solo poche ore prima che venga ucciso. Nel 1950 è in Sud Africa: descrive l’apartheid e scende due miglia sottoterra per ritrarre il lavoro dei minatori d’oro; è in Corea subito dopo la firma dell’armistizio, a documentare la guerriglia e la popolazione civile ancora una volta in guerra. È sempre prima, sempre la migliore, ogni suo libro un successo. Ma il morbo di Parkinson inizia il suo corso. Nel 1957 firma il suo ultimo servizio per "Life".

(Enciclopedia delle donne)

Prima le signore

    

4 marzo 1933. Lou Henry Hoover – moglie di Herbert Hoover, trentunesimo presidente americano – ed Eleanor Roosevelt nella "carrozza inaugurale delle First Lady", durante l'insediamento di Franklin Delano Roosevelt alla Casa Bianca. Foto della Harris & Ewing Collection

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