I cristiani uniti restaurano il Sacro Sepolcro di Gerusalemme, superando le differenze

Francesca Parodi

La Chiesa Cattolica, la Chiesa greco-ortodossa e quella armena hanno messo da parte le differenze e collaborato per un progetto comune: restaurare il luogo in cui si crede sia stato sepolto Cristo a Gerusalemme, il santuario in cui Papa Francesca e il Patriarca Bartolomeo I pregarono insieme nel 2014. L'operazione punta a riparare e rinforzare l'edicola, esposta per anni all'azione di acqua, umidità e al fumo delle candele. Si tratta dei primi lavori di manutenzione dal 1810, quando il santuario, uno dei più sacri per la Cristianità, venne restaurato e assunse la forma attuale: una struttura ornata con lampade a olio, colonne, enormi candelabri e scale di pietra. L'anno scorso la polizia israeliana aveva chiuso per breve tempo il santuario dopo che l'autorità per le Antichità di Israele aveva dichiarato il luogo poco sicuro, ed è stato proprio questo evento a spingere i cristiani a unire le forze. I lavori sono cominciati lunedì, guidati da una squadra di nove esperti greci e ci si aspetta dureranno tra i sei e i dodici mesi. Il costo dell'operazione ammonta a quasi 3 milioni di euro e le tre chiese si divideranno le spese.