Carcere duro. A Monterrey in Messico c'è stata una maxi rivolta: oltre una cinquantina di morti

Giovanni Battistuzzi

E' di almeno 52 morti e 12 feriti il primo bilancio ufficiale della rivolta nel carcere di Topo Chico a Monterrey, nello stato settentrionale messicano del Nuevo Leon. Lo comunica il governatore Jaime Rodriguez. "Siamo di fronte a una tragedia", ha ammesso, precisando che nessuno è evaso durante i disordini. Sembra che all'origine degli incidenti, scoppiati intorno alla mezzanotte, ci sia un tentativo di fuga organizzato da alcuni detenuti appartenenti al gruppo criminale Los Zetas. La situazione è tornata sotto controllo dopo un'ora e mezzo. Secondo i media locali ci sono vittime sia tra i detenuti che tra le guardie
carcerarie.

 

La situazione resta tesa all'esterno del penitenziario, dove si sono radunati diversi familiari dei detenuti. Alcuni parenti hanno lanciato pietre contro un gate di ingresso mentre altri urlano attraverso le recinzioni nella speranza di avere notizie sulla sorte dei loro cari. Domani sera in Messico di papa Francesco, che tra l'altro visiterà un'altra prigione nel nord, a Ciudad Juarez, mercoledì 17.

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