La Polonia verso l'estradizione del regista Roman Polanski

Giovanni Battistuzzi

Roman Polanski potrebbe essere estradato negli Stati Uniti. L'ufficio della procura di Cracovia ha riferito la notizia in una nota aggiungendo che "ulteriori azioni (l'effettiva estradizione) in questo caso dipenderanno dal tribunale" cui l'istanza e' stata presentata. Si va verso la fine dell'affaire Roman Polanski che vede il regista in fuga dalla giustizia americana, come ha sancito lo scorso 26 dicembre la Corte Superiore di Los Angeles che ha infatti respinto la richiesta degli avvocati dell'81enne regista polacco per il proscioglimento dall'accusa di violenza sessuale su una minorenne che nel 1978 (un anno dopo la violenza) lo aveva costretto a fuggire nel timore di una pesante condanna.

 

Secondo il magistrato americano, James Brandlin, il regista di Rosemary's Baby e Il pianista ha ancora meno diritto a una nuova udienza oggi di quanto ne avesse 37 anni fa, anche perché gli Usa ne chiedono da tempo invano l'estradizione. All'epoca, Polanski si accordo' con l'accusa per evitare il processo confessando un rapporto sessuale illecito con la tredicenne Samantha Geimer, ma poi lascio' di nascosto il Paese per evitare il carcere.   

 

Nel 2009 Polanski, divenuto nel frattempo cittadino francese, era stato arrestato in Svizzera sulla base del mandato d'arresto internazionale chiesto dagli Usa, ma era stato rilasciato dopo alcuni mesi. La scorsa settimana la difesa del regista aveva lamentato una cattiva conduzione delle indagini e aveva chiesto una nuova udienza per arrivare all'archiviazione del caso.

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