Gufo o barbagianni?

Pietrangelo Buttafuoco

Non aveva altra domanda Semola, molestando l’illustre cattedratico con una domanda personale e inopportuna

Anacleto, insomma, sei un gufo o sei un barbagianni? Non aveva altra domanda, ieri, Semola, molestando l’illustre cattedratico con una domanda personale, personalissima, e inopportuna. Merlino, dal suo bancone di barman, se la rideva sotto i baffi perché conosceva la poca pazienza di Anacleto deciso a ritirarsi nella sua palafitta di Honolulu tra le tavole di surf e i vecchi poster di Pamela Anderson. Sulla sua piattaforma di bambù, Anacleto, ritrovava la pace lontano dal parlottio di quei due ormai dimentichi di Camelot, anzi: indegni – gridava come a convincere se stesso – sapendo che tutto quel manicomio di drink, bermuda, Ray-Ban e creme solari faceva di Excalibur una vaga immagine sbiadita dell’ideale ma Merlino, ancora più tollerante che con Morgana, ebbe a trovare le parole adatte per rabbonire il gufo (o è barbagianni?): “Ho fatto un sogno del vasto mondo così bello e vario eppure è il sogno a possedermi; che importano le fatiche, il pericolo, la stessa vita? Inizia sempre sulla terra il viaggio per la luna”.

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  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.