I fili invisibili tracciati dal ballo

Pietrangelo Buttafuoco

La maestria di Ambrogio Sparagna nel suo “Ballo!” all’Auditorium di Roma dove ha portato tutto quello che il liceo classico si spiega con ciò che resta

Dove vanno a finire i fili invisibili tracciati dal ballo? Anzi, Ballo! Ed è l’elegante semplicità di coreografia e musica, con l’affollarsi del coro ellefono – la voce di tutti – la maestria di Ambrogio Sparagna nel suo “Ballo!” all’Auditorium di Roma dove ha portato tutto quello che il liceo classico si spiega con ciò che resta: il pollice prensile delle donne di Grecia, la phoné di Theodoro Melissinopoulus, la Tarantella greganica, la taranta della Grecìa salentina e il ballo di Santo Vito (che prende e fa rapina in ognuno di noi).

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  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.