Matteo Renzi (foto LaPresse)

In Sicilia il Pd non ha rottamato nessuno

Pietrangelo Buttafuoco

Ha ragione Mieli a dire che nell'isola il centrosinistra ha raccolto gli stessi voti del 2012. Ma c'è un dettaglio rilevante che è stato dimenticato

E’ impossibile dissentire da Paolo Mieli che, va da sé, ha sempre ragione ma sul suo editoriale di ieri sul Corriere della Sera, quello della foto di Harare, urge sollevare un’obiezione. E’ vero che il Pd di Matteo Renzi alle regionali in Sicilia – pur sconfitto – ha preso il 13 e mezzo per cento e circa ducentocinquantamila voti. Come nel 2012. Ma quei voti, il Pd, li ha presi per motivi non proprio rottamatoristi: basti pensare alle performance di candidati quali Luca Sammartino, il “mister preferenze”. Per non dire poi dei grandi protagonisti quali Mirello Crisafulli. Tanto spernacchiato alle Leopolde, Mirello, perfino commissariato, e poi – ingrati tutti – l’unico che riesce a far arrivare primo il Pd. Com’è succede da sempre nel collegio di Enna. Malgrado Renzi.

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  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.